Il
Sindaco di Cefalù
Saro Lapunzina
Discorso del
Sindaco di Cefalù in occasione del Premio “Maria Elisa Di Fatta 2014"
Gentile signora, gentile signor Di
Fatta, Illustri Autorità, Cari ragazzi in gara,Gentile pubblico presente, Prendere parte a questa serata
conclusiva del Premio Maria Elisa di Fatta induce in me sentimenti di
soddisfazione, di orgoglio ma anche di profonda commozione. La soddisfazione deriva dalla
constatazione del fatto che, nonostante le grandi difficoltà, si è riusciti a
dare continuità, per il sesto anno, ad una
manifestazione importante e allo stesso tempo complessa da un punto di
vista organizzativo. Questo risultato è stato reso possibile
dall’impegno profuso dall’Associazione Culturale Santa Cecilia,
dall’Associazione siciliana Musica per l’uomo e da tutti coloro che hanno dato
il proprio contributo di esperienza, competenza, capacità. Il sentimento di Orgoglio trae alimento
dalla constatazione che la nostra città nell’ospitare questo appuntamento
annuale (che è, oramai, divenuto uno degli momenti culturalmente più
qualificanti del calendario annuale degli eventi) diviene palcoscenico in cui esibire il virtuosismo delle giovani
promesse del panorama musicale e fucina
di nuovi talenti. Per questa ragione l’Amministrazione
comunale, pur nella grave congiuntura economica attuale, ha ritenuto di dover
offrire un sostegno economico che, di la dall’entità certamente legata alle
scarse possibilità finanziarie attuali, vuole essere allo stesso tempo un segno
di apprezzamento per il lavoro svolto nelle passate edizioni e nella presente e
una promessa di un maggior sostegno per il futuro. Riteniamo infatti che il nome di Maria
Elisa di Fatta debba essere legato ad un concorso di carattere nazionale che
contribuisca a far emergere i tanti talenti nascosti. L’impegno che mi sento di
assumere è quello di lavorare insieme agli organizzatori per tramutare questo
desiderio in realtà. Questa sera non posso, però, fare a meno
di manifestare la mia profonda commozione che deriva dal ricordo del tragico
destino che ha accomunato Maria Elisa di Fatta e lo Zio, il grande Salvatore
Cicero, del quale oggi ricorre il 32° anniversario della scomparsa. Entrambi hanno consacrato la propria
vita alla musica, quella forma d’arte che si sostiene essere la più pura in
quanto capace di giungere al cuore senza alcuna intermediazione. Della “bella arte” Salvatore Cicero e la
nipote Maria Elisa di Fatta hanno saputo farsi grandi interpreti di successo
non dimenticando mai la nostra terra di Sicilia della quale hanno portato il
calore e il colore della sua tradizione musicale in giro per l’Italia e per il
mondo. Entrambi hanno dedicato anche gran parte
della loro vita all’educazione musicale dei giovani, ritenendo che la musica
fosse veicolo di diffusione dei grandi valori umani che la rendono veramente
degna di essere vissuta. Mi piace ricordare che Salvatore Cicero è stato tra i
primi ad introdurre lo studio dell’educazione musicale nelle scuole e, dunque,
a contribuire a far nascere la passione della musica in tanti ragazzi che,
grazie a lui, sono diventati grandi nomi del panorama musicale contemporaneo. Ho voluto ricordare questi aspetti
perché ritengo che nell’ambito di questo concorso musicale si possa, in futuro,
far risorgere il sogno che fu di Salvatore Cicero; quell’esperienza meravigliosa
che furono i “Giovani Cameristi Siciliani”. Chissà che i giovani talenti
scoperti attraverso questo premio dedicato alla nipote non possano far
rinascere il sogno che fu dello zio. Per questo l’Amministrazione è pronta a
mettere a disposizione il Teatro Comunale “Salvatore Cicero” quale luogo
privilegiato per svolgere concerti e manifestazioni tenuti dai giovani musicisti
che hanno partecipato alle varie edizioni di questo premio. Credo che questa iniziativa sarebbe il
tributo migliore alla memoria di Maria Elisa di Fatta, la quale, degna erede
dello zio, ha lasciato a Cefalù una profonda traccia grazie ai suoi sacrifici,
ai suoi sforzi, alla sua voglia di conquistare il successo, costituendo un
esempio per tutti i giovani che desiderano dedicarsi alla musica e anche per
coloro che si impegnano per tramutare i propri sogni in realtà. Cari ragazzi in gara, La vostra bravura rappresenta il miglior modo per onorare la memoria di
Maria Elisa Di Fatta e dello zio Salvatore Cicero. Voi giovani che passate tante ore della
vostre giornate a studiare e a provare e per migliorare le vostre abilità e
superare le difficoltà, potete ben comprendere quanto il valore del sacrificio
sia importante in un mondo che spesso infonde nei giovani il falso mito del ‘tutto
e subito’. Come voi sapete bene, invece, non c’è successo privo di difficoltà,
di impegno, di spirito di sacrificio. Con questa consapevolezza desidero
porgere i migliori auspici a voi tutti, invitandovi a non perdervi mai d’animo
davanti alle difficoltà. Auguri di cuore per il vostro futuro. Cefalù 03/08/2014 Vi
ringrazio.
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