30/10/10.
Il secondo incontro tra le AA.SS. e l’ass. Patanella, del 27 ottobre Tutta
la trascrizione della riunione degli
sportivi
(tratto da l'Altra Cefalù) Questo
lavoro certosino è stato
fatto da Pino Lo Presti che ringraziamo
apertamente. Cefalusport, che
non era presente all'incontro, vuole
far conoscere quanto avvenuto visto
che l'argomento interessa tutto
il mondo spostivo cefaludese.
da
www.laltracefalu.it
(le foto inserite sono di Pino Lo
Presti) Questa volta si è visto un maggior numero di partecipanti e la presenza oltre
che del consigliere Calabrese, anche di Liberto, Franco e Lapunzina, nonchè il
Presidente del Consiglio, il prof. Barracato, che, dopo aver dato il benvenuto
nell’Aula consiliare, ha ceduto la parola all’ass. allo sport Vito
Patanella. Il quale, considerata la numerosa partecipazione, ha constatato che si è aperta
una strada, evidentemente virtuosa. Riferendosi alla lettera al Sindaco, inviata dai promotori della riunione
(sottoscritto, questa volta, oltre dal signor Barranco, capitano della squadra
del Cefalù, anche da cinque dirigenti di squadre) - in cui ci si dichiara
insoddisfatti del precedente incontro -, “per partire col piede giusto”
l’assessore invita senz’altro ad esporre i motivi di tale in soddisfazione per
poterli affrontare, ed eventualmente risolverli, uno alla volta.
Barranco Pone una domanda: perché lo sport oggi si sta facendo
sentire così? Tutto nasce una sera che, tornato a casa - dopo essere venuto a
conoscenza dell’ennesima problematica legata allo sport -, scrivo a Cefalùnews:
“lo sport a Cefalù non unisce ma divide”. Perché questo? Oggi purtroppo a Cefalù lo sport è motivo di contenziosi,
divisioni, manovre politiche, promesse che mai potranno essere compatibili con
la sua natura ricreativa ed aggregativa. L’origine dei contenziosi è legata alle
strutture, alle invidie che nascono tra le varie società che - purtroppo non
avendo la possibilità di avere un fondo di gestione - sono purtroppo legate a
vincoli politici utili a che questi fondi pervengano tramite qualche
imprenditore locale. Tutto questo non torna a buona immagine della città di
Cefalù. Mi assumo la responsabilità di avere smosso le acque di una situazione
generale che non sono stato certo solo io a scoprire; tuttavia poiché io sono,
per primo uno, sportivo - e non voglio fare il politico -, questa responsabilità
oggi ve la dovete assumere voi, come Amministrazione, perché ormai siete venuti
a conoscenza delle problematiche sportive cefaludesi. Tra le soluzioni, che
l’altra volta ci ha proposto l’assessore Pantanella, c’era quella di organizzare
una sorta di Sagra al Palazzetto dello sport, invitandolo ad esempio le vecchie
glorie del Palermo e del Cefalù-calcio: dando vita ad una manifestazione tra lo
sportivo e lo spettacolo, con ingresso a pagamento al fine di dedicarne il
ricavo alla manutenzioni delle strutture che più necessitano. Ho l’impressione che si voglia mettere lo sport all’ “ingrasso”! La volta scorsa non ho avuto la possibilità di replicare alle sue proposte
(rivolto a Patanella). Ma, questa sera, mettendo da parte la mia veemenza - che
mi deriva da anni di sofferenza nello sport -, con molta più calma, intendo
farlo. Tutti pensiamo che lo sport sia una linfa vitale per la comunità, ma mettersi
al suo servizio significa “schierarsi”. Cosa intendo? Che lo sport sia anche
linfa, per la politica, si sa, ma si sa anche che la politica è linfa per lo
sport. Questo potrebbe diventare un binomio vincente però allorquando il
politico fa il politico e lo sportivo fa lo sportivo. Bisogna capire che
quello che serve è dare “una economia” alle associazioni sportive e quindi allo
sport cefaludese. Questo si può fare soltanto lavorando in sinergia. Voglio
ricordare una cosa che tutti sapete. Le stagioni sportive più importanti
cefaludesi - quando il basket e il calcio primeggiavano tra le squadre più
importanti della Sicilia -: se ne decretò la fine. Perché questa fine? Chi è
stato dentro le associazioni sportive lo sa benissimo! Perché il politico si
mise a fare lo sportivo: ecco questa è una delle patologie che affligge il
sistema sportivo della nostra città! Bisogna mettersi al servizio delle associazioni sportive mirando il proprio
impegno alle soluzioni più importanti. Sempre in questa sede, la volta scorsa, l’assessore allo sport disse di un
“osservatorio” all’insegna dello slogan “lo sport deve unire”; un osservatorio,
composto da protagonisti dello sport, con finalità di far da pungolo alle
istituzioni per arrivare a soluzioni rapide nei vari problemi incontrati delle
società sportive. Ma a che serve questo osservatorio? Noi abbiamo una
richiesta ben precisa: “il sistema economico”, e non una sala di riunione e
dibattiti, con tutti i suoi aspetti rappresentativi, e regolamentari! Quale sarà
la sede? A mio modesto avviso penso che non avrà seguito questo
“osservatorio”! L’unica struttura che può dare un’economia alla città - e quindi alle
associazioni - è il campo di Santa Barbara. La mia - e spero che possa
diventare la “nostra” - idea è quella di costituire una associazione temporanea
di scopo, con lo scopo ben preciso di gestire lo Stadio. Con associati il Comune
di Cefalù e la Cefalù-sport; quest’ultima costituita dai rappresentanti delle
associazioni sportive Lo scopo deve essere quello di organizzare, promuovere, valorizzare e
ricercare finanziamenti, pubblici e privati, atti alla realizzazione di progetti
ed eventi nella struttura del Santa Barbara. I soggetti attuatori di questa
Ats - Comune ed associazioni -, si dovranno sin da subito impegnare a fornire il
più ampio quadro di collaborazione per la realizzazione degli interventi, e -
per tali scopi, a mio avviso -, bisognerà istituire un Comitato di coordinamento
e gestione organizzativo-finanziaria. L’associato Comune di Cefalù, nella
qualità di esponente principale, si deve impegnare a dirigere, in favore della
Ats, qualsiasi attività occorrente per la migliore realizzazione di tutti gli
atti necessari al perfezionamento della Concessione dei finanziamenti da parte
degli enti pubblici o privati. L’associazione Cefalù-sport, è obbligata alla
elaborazione di tutti i costi delle singole associazioni sportive e alla nomina
dell’amministratore delegato della Ats, più 2 membri nel comitato. Il
comitato di coordinamento della gestione organizzativa e finanziaria ha il
compito di realizzare i progetti, di seguire tutta la macchina burocratica nei
vari enti della gestione operativa finanziaria. Il comitato deve essere
composto da cinque membri con diritto al voto; il Sindaco pro-tempore del comune
di Cefalù ne assumerà la Presidenza; l’Amministratore sarà pro-tempore, sarà
della Cefalù-sport; tre membri saranno nominati dal Comune, due dalla
Cefalù-sport. Penso che organizzando concerti, manifestazioni sportive o quant’altro nella
suddetta struttura il ricavo andrà rivisto - in percentuale da decidere - alle
associazioni sportive locali, alla gestione e manutenzione dello stadio di Santa
Barbara ed all’assessorato al Turismo del comune di Cefalù. Io penso che
questa Proposta ha tutti presupposti democratici per dare alla gente sportiva di
Cefalù i riconoscimenti che meritano.
Patanella Nessuno ha proposto “Sagre”! Non perché abbia qualcosa
contro le Sagre; le trovo utili, capaci di far fare gruppo, entusiasmare i
cittadini e fare anche turismo. Ma lo sport è qualcosa di diverso. Ho
proposto dalle iniziative sportive finalizzate a piccoli interventi. Questo
solo per precisare! Secondo passaggio. Si sono aperte delle questioni in quella sede,
mi sono impegnato a dare delle risposte in tempi brevi; sono qui oggi per
portare le risposte a quelle domande. Si siano poi buone o meno lo giudicherete
voi. Io non posso, né intendo, assumermi responsabilità di storie passate. Sono
problemi che hanno interessato la città di Cefalù - che conosco ma che non per
questo mi rendono responsabile -, però non mi sottraggo a quelle che sono le mie
responsabilità presenti e, spero, anche future. Prima cosa: pallavolo Subito dopo quella riunione - senza tanta
pubblicità - sono andato a vedere la palestra dell’istituto di
Ragioneria. Siccome ci eravamo lasciati che avrei interessato uno sponsor -
che si occupa appunto di edilizia e recupero di parquet - per recuperare quegli
spazi, chiesi al presidente della società di farmi avere un preventivo. Sono
andato a vedere di che cosa si trattava per capire se effettivamente era un
intervento possibile a meno. In quella occasione si è parlato anche di quello
che si era fatto sino a quel momento. M fu riferito che già i tecnici della
provincia - che come sapete è responsabile della scuola - si erano recati sul
posto e avevano preventivato circa € 60.000 di costi per fare i lavori. 60.000 a
euro che però, a detta loro, presupponevano ovviamente il rifacimento per intero
di tutto il parquet. Ho visto il posto, ma fermo restando che c’è un problema
di infiltrazione d’acqua (che secondo me si presenterà quest’inverno), e quindi
qualsiasi intervento non può essere fatto a mio modesto parere prima di febbraio
o marzo (perché purtroppo creandosi quella intercapedine - dove vanno a colare
le acque -, sempre si infiltra da lì. l’acqua specie quando è copiosa. Ma, non
sono un tecnico! E quindi ho atteso questo preventivo, decisamente inferiore a
quei € 60.000 per una sostituzione però evidentemente delle sole parti
ammalorate. Stasera c’è la conferma che il preventivo è di € 12.000. La
notizia - che non sapevo e che mi rende lieto - è che la Provincia, sapendo del
costo di € 12.000, ha ritenuto di intervenire “direttamente” e che si sta già
attivando per un intervento. Se così non fosse, comunque ragioniamo di una
cifra con la quale potremmo spingere lo sponsor a riparare il tutto. Questo
quantomeno garantirebbe alla squadra della pallavolo di ritornare ad allenarsi a
Cefalù. Sono certo poi che per fare le partite - così come ha detto il
Presidente Marsala - troverete la soluzione per giocare nel Palazzetto. Secondo argomento Ho incontrato il Presidente regionale del Coni,
avvocato Massimo Costa. Il quale ovviamente già sentendo dire che si tratta
di Cefalù non può che essere più che felice di contribuire a darci una mano. In
quella sede (proprio per dare una veste e un ruolo a quella idea di
“osservatorio sportivo”, ho lanciato una proposta - che è stata immediatamente
accolta e che vi rendo nota oggi -; ed è quella di fare a Cefalù una Festa dello
Sport, partendo da un assunto: innanzitutto che ogni euro che io investo nello
sport, nelle strutture sportive, nell’educazione sportiva, nello stimolo a fare
sport, mi ritorna in termini di economia, 10.000 volte tanto, nel risparmio
della Sanità. Perché un corpo sano sicuramente avrà sempre meno bisogno di un
ricovero. E siccome oggi un ricovero in Italia, al giorno, in una struttura
pubblica, non costa meno di € 160... Quindi, partendo da questo assunto - che
per me deve essere il tema principale di questa Festa dello sport (ma poi la
definiremo insieme nell’osservatorio si farà carico di organizzare, gestire
tutto quanto con i fondi che verranno messi “interamente” a disposizione del
Coni regionale. Il comune di Cefalù non ha una lira, non metterà una linea,
non toccherà una lira, perché il Coni non dà un contributo al comune di Cefalù e
il Comune lo spende; il Coni servirà, darà tutti servizi che l’Osservatorio
dello sport indicherà al Coni essere utili e necessari per realizzare questa
Festa. In questa Festa io credo che sia importante inserire almeno tre
elementi. Uno è il coinvolgimento delle quarte e quinte delle scuole
superiori con dei seminari: penso all’Aula magna più grande che mi dicono essere
quella dell’Istituto d’arte (fermo restando che mi riservo di chiedere alla
Preside). (Il Presidente Barracato si incarica di farsene tramite lui
stesso) Due appuntamenti, due seminari: uno sulla educazione alla guida-sicura
(abbiamo già interpellato Luca Rossetti, che ha vinto la Targa Florio più volte
e quest’anno si diploma campione europeo di rally), assieme alla polizia
stradale, per fare un corso sulla Sicurezza; l’altro, un seminario (la
Università di Palermo mi ha garantito la presenza di due professori di medicina
sportiva). Un terzo elemento, che ritengo fondamentale, è un riconoscimento,
in quella sede, a tutti gli sportivi che si saranno distinti, in tutte le
discipline, nell’anno 2009/10. In funzione di questo, vi chiedo - e chiedo a questo osservatorio - di
indicare chi siano questi sportivi da premiare. Stiamo lavorando per portare un paio di nomi importanti del mondo dello sport
nazionale a presenziare a questa manifestazione. Mi piacerebbe pensare di
portare a Cefalù qualcosa che a Palermo si fa da 10 anni, un’Inter-club: un club
di società sportive delle varie discipline che si sfidano in una sorta di
“cefaluiadi”; quindi mettendo in campo il “meglio” per dare una “dimostrazione”,
perché probabilmente vedere giocare la squadra di basket al calcio, o una
squadra di calcio al basket, ecc., può essere una cosa molto divertente per il
pubblico! Questi quattro elementi che secondo me è importante inserire in questa
manifestazione. Poi se vogliamo pensare ad una gara podistica nel centro
storico, se vogliamo arricchirla di tutti i contenuti che voi volete, l’unico
mio impegno era quello di trovare le risorse - benché limitate (perché anche il
Coni ha risorse economiche limitate) -. Fare a Cefalù questo appuntamento è
importante non solo per Cefalù ma per tutta la Provincia e, quindi, per il Coni
stesso. L’ultimo punto toccato in quella sede (insieme all’Osservatorio
evidentemente, per cui questo potrebbe essere il primo debutto, il primo suo
impegno), l’ultima dolente nota probabilmente, è lo stadio Santa
Barbara. Si era parlato anche di fare, alla scuola media, una tensostruttura
all’esterno, per renderla fruibile in inverno per tutte le società
sportive. L’area è del Comune e il costo sarebbe intorno ai € 100.000: quindi
un intervento che potrebbe anche immaginarsi. Per il Santa Barbara mi avevate parlato di un’ipotesi di € 7000 circa,
intanto per rendere agibili i bagni e l’impianto elettrico. Ne ho parlato con
il Sindaco: mi dice che c’è la disponibilità del Coni nazionale per un “mutuo”,
per lo stadio Santa Barbara, di 1 milione e mezzo di euro; però questo è
subordinato all’approvazione, nei termini, del Conto consuntivo 2009, senza il
quale non possiamo avere accesso al Credito sportivo. Se non dovesse essere
possibile, in ogni caso il Coni regionale, con il Credito sportivo, possono
erogare mutui sino a € 500.000; se una denso-struttura ha costi che si
aggirano intorno ai 100/120.000 euro, se un intervento per rendere agibile il
campo Santa Barbara, (senza intervenire evidentemente sul campo vero e proprio)
può essere compreso in una cifra di 100/150.000, piuttosto che pensare o
immaginare dei mega-interventi (che sarebbero auspicabili ma bisogna anche tener
conto dei tempi della politica, approvazione del Consuntivo e tutto il resto),
questi due “microinterventi”, il Sindaco mi ha detto - in alternativa - sono più
che validi! Mi dice questo Massimo Costa - che ha assicurato la sua presenza a questa
manifestazione - che uscirà una misura, da parte dell’assessorato “turismo e
sport”, dove si abbatteranno totalmente gli interessi per il Credito sportivo.
Quindi non solo potremo accedere al Credito sportivo fino a € 500.000, ma
addirittura adoperarci per avere l’abbattimento totale degli
interessi. Quindi, per il Comune, a questo punto, non ci sarebbe alcun costo
se non quello del puro investimento. Ecco, su queste tre cose, che erano i
tre impegni presi in quella sede - per i quali mi sono attivato -, resta
l’ultimo nodo: ancora non sono riuscito ad andare all’assessorato al bilancio,
per vedere come stanno esattamente le cose per la piscina comunale con il
finanziamento degli € 800.000. Che il finanziamento sia stato fatto è sicuro,
perché è nella legge finanziaria; se sia “aumentabile” o meno questo ancora non
lo sappiamo. Apprendo oggi di questa Ats tra il Comune e la Cefalù-sport. Non ho
alcuna riserva che si faccia una fondazione, una associazione che tenga conto di
tutto il mondo sportivo con il Comune perché questo dà forza alla associazione,
alla fondazione, chiamiamola Cefalù-sport o come volete. Non ho assolutamente
nulla in contrario. Se questo può aiutare a fare arrivare finanziamenti e
interventi di qualsiasi genere, ma io non posso che essere il primo a
rallegrarmene. (rivolto a Barranco) Sei entrato nello specifico: amministratore, delegato,
eccetera. Sono tutte cose che si possono discutere, arricchire, capire non
vorrei però creare l’ennesimo carrozzone-partecipato dal Comune. Se si deve
fare, deve essere una cosa convinta e che funziona. Se è qualcosa di diverso e
migliore dell’osservatorio, che ben venga. Poiché è una proposta che viene
dal mondo dello sport, se me lo permetti, è una proposta che potrei far mia
Massimo Galioto Ho appreso adesso che ancora non c’è nulla di fatto
sulla Piscina. Potrebbe essere presa in considerazione la opportunità di fare un
project financing qualora non bastino i soldi del finanziamento Fas?
Patanella Io, Comune, do un’aria in concessione per la
realizzazione di una Piscina e tu, Imprenditore, paghi tutto quanto e, poi -
dopo gli anni di Concessione - al Comune resterebbe l’opera?
Galioto Si, o qualcosa del genere nel caso che agli 800.000 ne
manchino, per esempio, 300.000 ... Lapunzina Questa storia della Piscina è nata a marzo quando
abbiamo avuto una telefonata dal segretario regionale Lupo che ci ha detto che
c’era la possibilità di inserire, per Cefalù, nei fondi Fas, un’opera che doveva
essere però già inserita nella Piano triennale delle OO.PP. L’opera poteva
essere finanziata esclusivamente per l’importo indicato nel Piano triennale
delle OO.PP., dove c’era scritto € 800.000. Ho chiesto all’onorevole Lupo se si
possono aumentare questi € 800.000; mi ha detto di no, però nulla impedisce che
ci può stare quell’idea dell’amico Galioto. Il Comune, da quando ha avuto la
certezza del finanziamento - ad aprile- maggio: quando è uscita la legge sulla
gazzetta ufficiale -, sa che deve prodigarsi a fare un progetto da almeno
definitivo, per poi diventare esecutivo (il progetto, presentato allora
dall’Athletic center, è “preliminare”). L’area comunale c’è già: si leva un
campo da tennis e vi si fa la piscina. Il problema principale è che il Comune
deve incaricare un progettista. Se il Comune non ha i soldi per incaricare un
progettista ci sarebbe sì da fare una raccolta nel paese.
Galioto Tra l’altro, noi abbiamo cercato anche di contattare tutti
gli amministratori dei comuni limitrofi e hanno tutti risposto benissimo. Lapunzina Se per il SS. Salvatore, la signora Scicolone ha dato €
10.000, Cimino 5.000, Vazzana 3.000, si può ben sperare in una raccolta di fondi
“fra la gente”! Il problema è che il Comune, fino a questo momento, questo non
ha fatto ma lo dico solo come pungolo all’assessore allo sport. All’assessore
allo sport che ha dichiarato alla radio che se, con € 800.000, non ci arriviamo,
non vale la pena nemmeno farla, io dico che è sbagliato. Dobbiamo trovare il
sistema di utilizzare gli € 800.000 che già sono lì. Attenzione. la Regione sta
attivando subito i cantieri perché il Presidente della Regione ha fatto una
lettera a Berlusconi dicendo: siccome già le somme sono state destinate, io
ricomincio ad anticiparle con i fondi regionali. Per cui, se il Comune presenta
un progetto definitivo c’è il decreto di finanziamento che arriva. E chiaro che
prima di utilizzarne le somme ci devono essere tutti visti, e gli adempimenti
burocratici di rito. Per quanto riguarda il disagio di Barranco. Il Consiglio comunale
ha fatto un Regolamento per l’affido dei beni comunali, diventa esecutivo fra
una settimana: attuatelo e “date” il Campo sportivo ma evitate questa “guerra”
tra le società sportive! Se diciamo poi che quello non è più campo ma è
diventato un parcheggio di roulottes, per cui non ci vogliono € 500.000 ma quel
mutuo da un milione e mezzo che da tre anni si può fare, facciamolo. Dopo varie
bocciature per incompletezza, ora il progetto è completo; il Coni aspetta solo
la richiesta, tra parentesi, con interessi “zero”. Il Comune deve solo
ri-impadronirsi della struttura e attuare il Regolamento che di è dato : se c’è
una squadra che milita nel campionato più grande, questa squadra avrà uno
“spazio maggiore”, ma non lasciando le altre senza. Questo Poi c’è il disagio della Volley. Sta avendo la stessa brutta
avventura che ha avuto il Basket qualche anno fa: ci hanno fatto sognare, siamo
arrivati alle stelle, e poi siamo caduti, come una “stella cadente”, perché non
c’è stata, purtroppo, pace. La grande scommessa del Volley non può essere
fatta sulla palestra della scuola media Rosario Porpora, perchè vi sarà
impossibile realizzare una tensostruttura - peraltro una bellissime idea di Totò
Marsala - in quanto quella è un’aria destinata alla sicurezza nell’ambito del
piano della protezione civile. Ce già, ogni anno, una guerra per utilizzare
quell’area a parcheggio (e, in questo, ci dovrebbe essere una più decisa azione
del Sindaco sulla Preside) ma mai e poi mai la si potrebbe utilizzare durante
l’orario scolastico. E neanche su questo intervento, in economia, di 12.000 euro, alla palestra
della Ragioneria: leviamo il parquet che si è rovinato al centro, mettiamo di
lato, e quello dei lati lo mettiamo al centro! Io andrei del Presidente della
Provincia a dire: ne servono € 50.000, questa è una struttura della Provincia
ripariamo bene il campo e non in questo modo che non serve a niente. Per la Scuola d’arte invece, per quanto la Preside abbia dato parere negativo
all’utilizzo del suo campo - che a voi vi farebbe allenare sicuramente bene -
(perchè ha degli ambienti comunicativi con il resto della scuola), essendo che
non vuole essere però di intralcio alla squadra anzi - a favore dello sport - si
troveranno sicuramente le soluzioni insieme a voi e alla Provincia. Però, forse i problemi del volley non sono questi. Fino al 2006, la oggi
senatrice Vicari dava dei contributi alle squadre di calcio, a quelle di
pallavolo, pallacanestro e persino; c’erano i soldini che uscivano dal Comune: €
25.000 alla Cephaledium, € 10.000 al Volley, € 12.000 al Basket. Dal 2007 non
abbiamo più un euro da poter dare a nessuno! E non può bastare cercare lo
sponsor. C’è un’idea che scandalizza molti che non è molto popolare: il Palazzetto
dello sport. Abbiamo avuto contatto con l’avvocato Massimo Costa, segretario
regionale del Coni, persona in gamba! L’idea lanciata al Presidente Avanti, in
modo bipartizan, dal consigliere provinciale Lapunzina è stata questa: facciamo
gestire il palazzetto dello sport al Coni, facciamo gli accordi con le squadre
locali, ma gestisce il Coni; perché ogni giorno che si apre la porta del
palazzetto, tra guardiano, luce, eccetera, ci vogliono i soldi e nessuna Ats,
nessuna squadra potrà mai sostenere quelle spese. Il Coni poi sa che se c’è
quella tale manifestazione nazionale che si può portare in Sicilia, a Cefalù,
con cui può fare degli incassi, questi saranno suoi. Attraverso le convenzioni
noi avremmo il godimento del campol campo da parte delle squadre maggiormente
rappresentative, ma la gestione del complesso è del Coni, con la certezza di
finanziamenti allo sport che passano attraverso un’organizzazione nazionale.
Tutte le altre iniziative, di cui si è parlato, tutte bellissime, non sono
certe inutili: che ben vengano. L’assessore allo sport dovrebbe in tal senso
però dedicare più tempo possibile a questo metodo della consultazione e della
partecipazione che vediamo questa sera. Fabio D’Amico (architetto) Nel gennaio di quest’anno vengo
contattato da un amico imprenditore, il quale mi chiede di predisporre un
progetto di una piscina nell’aria dei campi da tennis dell’athletic center,
perché - a seguito del rinnovo del contratto - i gestori della palestra hanno
intenzione di realizzare una piscina. Mi viene riferito che in precedenza
ingegnere Crisà aveva di fatto indicato, attigua a quell’area, quella da
destinare a piscina; precisamente quella tra il primo campo - lato Palermo - e
il cimitero. Premetto che non si intendeva toccare i campi da tennis perchè -
specie per quello in cui sarebbe dovuto venire la piscina - erano state
affrontate ingenti spese per rifare il fondo. Trattandosi di una zona
scoscesa e alberata, con opere ingenti di contenimento murario e palificazioni
(con volume eccessivo che probabilmente avrebbe incontrato resistenze da parte
della Soprintendenza) la mia proposta è stata quella di farla “sotterranea”,
sotto l’aria del parcheggio accanto al cimitero che è assolutamente abbandonato.
La piscina avrebbe una bella vetrata che si affaccia sulla Calura, non c’è
nessun nuovo volume e si risolverebbe anche il problema del parcheggio. La
committenza accetta la proposta e si organizziamo più incontri con il Comune,
con la presenza del Sindaco, dell’assessore Torcivia e del dottor Bonaviri,
anche loro entusiasti della proposta. Questo a marzo-aprile, qualche settimana prima che si venisse a sapere del
finanziamento regionale. E’ chiaro che a quel punto l’imprenditore ha fatto un
passo indietro: un imprenditore disposto ad uscire anche molto di più di €
800.000. Quindi progetti ce ne sono almeno due nella stessa area. Le
persone di buona volontà non mancano; si può trovare una soluzione. Se
veramente c’è la possibilità di un project financing che vede le due figure,
pubblico e privato insieme, non perdiamo quest’occasione (di un progetto valido
per risolvere tanti problemi) per dare una risposta stasera. Patanella Tre risposte brevi sulla piscina perché non vorrei che il
problema dello sport a Cefalù si riducesse solo a quello della piscina. Primo. Il project financing prevede delle regole quali quella di
essere inserito nel Piano triennale delle OO.PP., e questa è una soluzione che
possiamo trovare. Secondo. Sulla piscina ho chiesto, alla Giunta e al
Sindaco, di occuparmene in prima persona. Immediatamente abbiamo trasmesso
all’Assessorato quello che ci ha chiesto e cioè una scheda di massima dove
indicavamo l’opera da realizzare. Per chiarezza: al Comune di Cefalù non è
arrivata la comunicazione di un finanziamento “per la piscina; e arrivata per
“una struttura pubblica” sportiva. Gli uffici comunali immediatamente non
capirono a cosa si riferisse quel comunicato di finanziamento, ma soltanto dopo
quando uscii sul Sito che si trattava di una piscina. Spero veramente nell’anticipo degli € 800.000, da parte della Regione, sui
fondi Fas, perché questo potrebbe dare davvero un’accelerata. Nel caso di un
project financing sarebbe ancora meglio anche perché il Comune che non dovrebbe
andare a progettare l’opera ma limitarsi a dare la Concessione sull’area. Il
resto sarebbe a carico del privato. Se c’è già è un privato che eventualmente e
già interessato è bene che si faccia a avanti, perché dobbiamo entro il 31
dicembre fare la comunicazione che intendiamo avvalerci del finanziamento per
un’area individuata.
Galioto Noi potremmo anche andare a bussare alla porta del San
Raffaele perché anche a loro interesserebbe una struttura del genere come
struttura medico-riabilitativa.
Patanella Voglio dire altre due cose. Se intanto l’intervento
del € 12.000 si può fare, facciamolo. Non è risolutivo è vero ma facciamolo. La
Provincia sappiamo benissimo che non ha quelle risorse che tutti immaginavamo
che avesse, e quindi intanto facciamo quello che dobbiamo fare con i € 12.000,
poi vediamo il resto! Infine, accetto assolutamente l’iniziativa di incontrarci più spesso (da qui
nasceva il ragionamento sull’Osservatorio; proprio per rendere questi
appuntamenti abituali). Per il resto, vorrei sentire le altre esigenze
Mario Lombardo L’altra volta avevo sollevato il problema della
inagibilità del St. Barbara. Questo significa che attualmente si gioca a
porte chiuse. Se un arbitro vuole far sgombrare il campo non viene né la Polizia
né i Carabinieri; se succede un incidente i dirigenti si assumano ogni
responsabilità. Sono cose di una estrema gravità che non danno certamente
sicurezza e tranquillità ai dirigenti delle squadre di calcio. Dissi che,
secondo voci ricorrenti, fossero necessari circa € 7000 - si era ai tempi di
Bracco - per ridare intanto l’agibilità al campo, senza con cià tralasciare
progetti a lunga scadenza: dotare il campo di tutti i comfort attraverso quel
progetto di un milione e mezzo mezzo del Coni. Io non sò se sono sette o
diecimila gli euro occorrenti ma resta una cifra accessibile anche con
l’intervento di privati che ne acquistino spazi di pubblicità. Si darebbe
tranquillità ai dirigenti senza questa agibilità ci sarà sempre un contenzioso,
non si potranno far pagare biglietti, c’è saranno sempre problematiche che si
sovrapporranno continuamente. Invito l’assessore dunque a dotare, quest’anno,
il campo dell’agibilità.
Patanella Come detto l’altra volta, se si tratta di queste somme
non dovrebbero esserci problemi. Intanto penso che, per le opere di manutenzione
di pertinenza del Comune, possiamo già intervenire. Se così non dovesse essere,
uno sponsor che se ne faccia carico lo trovo, soprattutto visto che della
ragioneria se ne fa carico la Provincia, lo sponsor che si era pensato lì per il
volley lo si può benissimo indirizzare sulla squadra di calcio. Se le cifre
dovesse essere superiori però potrebbe diventare complicato. Vincenzo
Liberto Volevo ricordare che la prova di carico sugli spalti del
Santa Barbara è stata fatta dall’ingegnere bracco. L’unica cosa che manca, a
quanto pare, è di portare questa “prova” scritta a Palermo; non si sa il perché,
forse, non è arrivata ai dovuti uffici! Anche perché è stata pagata, questa
“prova di carico”, sostanziosamente! Francesco Calabrese Intanto, da cittadino, mi piace stasera assistere a
questo confronto perché, dalla iniziativa di uno sportivo - quale è Giuseppe
Barranco - ne è nato un confronto assolutamente costruttivo. E quindi se è vero
che a volte lo sport ha diviso o divide, stiamo però mettendo - mi pare di
capire - delle premesse affinché lo sport unisca. Unisca non solo le varie
realtà sportive, ma queste con l’entità suprema che, in questo caso, è il comune
di Cefalù. Sono altrettanto soddisfatto del fatto che apprendo, per bocca
dell’assessore, che il comune di Cefalù, relativamente alla piscina, non ha
intenzione di lasciar andar via questo finanziamento di € 800.000. In una
recente trasmissione radiofonica infatti, il vicesindaco aveva espresso
tutt’altro avviso e cioè che laddove l’intervento si fosse limitato soltanto
agli € 800.000, il comune di Cefalù avrebbe rinunciato a questo tipo di
proposta. Apprendo invece favorevolmente - e lei ne parla perché rappresenta
ovviamente l’Amministrazione questa sera -, che non è questo l’intendimento.
Patanella Fermo restando - e lo ribadisco come l’altra volta - che
se gli € 800.000 servono a fare una cattedrale nel deserto (perché l’opera già
sappiamo che diventa una incompiuta) è ovvio che non la farò mai. Se gli €
800.000 invece bastano per fare un’opera compiuta o a sposargli un project
financing saremmo dei pazzi a perderli.
Calabrese Mi pare che - per bocca degli sportivi interessati - ci
sarebbero già dei soggetti privati che sarebbero disponibili a mettere mano al
portafoglio per completare quello che necessiterebbe all’opera. Sin da domani
comincerei a parlare con i soggetti interessati per vedere quali sono le
disponibilità e mettere in moto quel famoso meccanismo che ha per traguardo il
31 dicembre. Da domani occorrerebbe rimboccarsi le maniche. Confido
sicuramente nella sua sensibilità e quindi mi auguro che il tutto possa essere
portato a compimento. Sul campo Santa Barbara Penso che altrettanto celermente - e quindi
anche da domani mattina (indipendentemente dal fatto che il Regolamento
approvato dal Consiglio comunale non sia ancora operativo) -, è assolutamente
necessario che il comune di Cefalù si riappropri della disponibilità del campo.
Non è ammissibile che in quel campo si utilizzino strutture comunali per scopi
probabilmente lontani dallo sport. Il comune di Cefalù deve mostrare i muscoli
in questo caso e deve di appropriarsi del proprio Stadio.
Patanella chiede chiarimenti su questi fatti. Calabrese Ci si riferisce che ci sarebbero quasi degli uffici, e
cose di questo tipo: non uffici comunali ma, probabilmente, di altri
soggetti. Io penso che domani occorrerebbe andare a verificare come stanno
effettivamente le cose. Abbiamo partorito un Regolamento, un Regolamento che
prevede - per quanto riguarda la disponibilità dello stesso campo - una
procedura particolare che va, in qualche modo, non a “premiare” ma a dare un
canale preferenziale a quelle realtà sportive che militino in una categoria
superiore, riservando sempre evidentemente lo spazio necessario e sufficiente
alle altre realtà sportive. Per quanto riguarda il Volley Io sono del suo stesso avviso, e cioè
per un intervento immediato, perchè Cefalù non può permettersi che la sua
squadra di volley vada a giocare in quelle di Trabia, con tutte le difficoltà
che comprendiamo. L’Ats Per il resto, penso che l’idea lanciata da Giuseppe Barranco
- a proposito di una associazione temporanea o comunque di una fondazione -
penso che possa avere un futuro - non tanto lontano -, ma partendo già dalle
premesse di questi due incontri. Una idea che può sicuramente dare un contributo
positivo, intanto per far dialogare tra loro tutte le realtà sportive e poi con
il Comune di Cefalù - il “papà“ di quest’associazione -, per portare avanti
progettualità che riguardano non solo lo sport, inteso come attività agonistica,
come attività sportiva, ma anche come fenomeno aggregativo, culturale e
artistico, perché mi piacerebbe pensare che questa associazione possa fare anche
- attraverso queste strutture - attività di più ampio respiro: anche per quanto
riguarda le attività culturali della nostra città. Quindi sicuramente
positiva l’idea, assolutamente da percorrere, e però - dico all’amico Giuseppe -
una idea che non riguarda sicuramente il prossimo immediato futuro. E’ una
idea che riguarderà la gestione più complessiva della vicenda sportiva - assieme
al comune di Cefalù -, certamente non da domani! Un’ultima cosa Se abbiamo la possibilità di accedere, come lei
poc’anzi ha detto, e cioè che il Sindaco avrebbe avuto in qualche modo delle
garanzie, anche verbalmente, che il Coni regionale potrebbe dare una sua
disponibilità, bene, potremo valutare se questa immediata disponibilità possa
essere, per esempio, utilizzata non solo per il campo sportivo (perché è chiaro
che l’accesso al mutuo sportivo richiederà sicuramente dei passaggi molto più
lunghi rispetto forse a questo canale che potrebbe essere più
immediato). Quindi non lo so quali sono state, diciamo così, “le promesse”,
però una idea potrebbe essere quella di accedere immediatamente a questo canale
regionale per dare l’agibilità al campo e consentire a tutte le realtà
calcistico-sportive - e non solo sportive ma anche di atletica leggera - di
potere utilizzare, appunto, il campo
Marsala Un po’ ho ascoltato tutti, chi più chi meno. Ma la
questione è sempre una: i soldi! Si è visto di molti progetti per le piscine. Io credo che il problema non
sia quello di trovare uno spazio dove farla ma di trovare questi benedetti
finanziamenti per farla. A Cefalù, sono molti gli spazi dove si può fare una
piscina; vi sono ad esempio quelli - quelli sì una cattedrale nel deserto - di
Ogliastrillo; perché in fin dei conti la Provincia vi ha costruito su terreno
comunale. Quindi penso che gli si potrebbe anche creare la piscina. Tutto
questione di organizzazione. Io credo - come ho dichiarato a Cefalùnews - che
quando si parla di sport è sempre del volley, del basket e del calcio. Cefalù
ha bisogno di una cittadella dello sport dove si possa fare atletica leggera,
dove si può fare qualunque forma di sport, perché gli sportivi non sono
solamente i cestisti, i calciatori e quelli che fanno pallavolo. E, di
conseguenza, in questa città si potrebbe creare anche la piscina. Bisogna
trovare lo spazio, ma non è difficile trovarlo; il difficile è trovare soldi.
Però una cosa che mi fa un po’ arrabbiare è che a Castelbuono c’è un campo
polivalente, (tutto finanziato dalla Provincia), Isnello riceve 8 milioni di
euro per fare il Parco astronomico, Isnello riceve i finanziamenti per fare la
palestra, Isnello riceve tutti i soldi per fare la piscina - un paese di 3.000
abitanti. Cefalù: buio totale! Non mi spiego e non capisco. Volevo ricordare che, circa 25 anni fa, il
problema che oggi ha il volley lo ha avuto pure il basket perché noi avevamo il
campo all’aperto e abbiamo fatto un anno di salire e scendere da Pollina.
Successivamente, i dirigenti - di tasca propria - hanno realizzato la struttura.
Chi vuole fare sport in una certa maniera deve essere in grado di organizzarsi e
no solo di chiedere. Deve essere aiutato, senza ombra di dubbio, ma deve avere
una sua propria forza organizzativa autonoma. Io pure posso fare una squadra di
serie A di pallacanestro, non ci vuole molto, ma non lo posso fare; perché,
oltre al fatto che in quel mio campo io non posso giocare, ci vuole un certo
numero di posti a sedere e quindi la programmerò per quando aprirà il Palasport.
Ci sono problemi ben più grossi, nel mondo dello sport, oggi. Lo sport è
un diritto di tutti, lo sport - come diceva l’assessore - è salute, e questo
significa risparmiare anche sulla Sanità. Una buona salute, un buon sportivo non
va a farsi curare per malattie dovute alla obesità, perché corre, perché non
fuma e tutto il resto. Poi, abbiamo parlato di tutto e non abbiamo parlato
dello spazio dei campi dell’Ogliastrillo! Quello è pure territorio comunale;
senza toccare i campi, però penso che anche là si potrebbe trovare uno spazio
per fare una denso-struttura o una piscina. Noi, certe volte, cerchiamo,
l’athletic center, la ...dance (un “buon progetto”, attenzione) ma qua il
problema è uno: io non capisco com’è che tutti gli altri comuni hanno questi bei
finanziamenti e Cefalù non riesce ad averne. Giustamente - come dice
l’assessore - bisogna lavorare a piccoli passi; troppi “castelli”, a volte,
finiscono in “Palatricoli” (?). Per quanto riguarda la Ats, di cui parlava
Giuseppe Barranco, è una idea eccezionale anche se io la formulo in maniera
diversa, perché il mio obiettivo - che studio da due anni - è una Fondazione
dello sport “a partecipazione”. L’hanno fatta a Reggio Emilia e in molte città
dove il Comune si è fatto promotore di questa Fondazione, proprio: “Fondazione a
partecipazione”! Addirittura l’idea è nata nel medioevo per fare le
cattedrali. Possono partecipare tutti, il Comune ovviamente, le associazioni,
e anche il singolo cittadino, prestando la sua opera, non solo soldi. Si riprende il discorso, mai concluso, dei contrasti con il volley;
riteniamo di non doverne dare conto.
Barranco Volevo dare un suggerimento, agli amici del calcio, per
l’agibilità del Santa Barbara. Poco fa avete fatto riferimento alla
commissione prefettizia di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Dal 2001
è stata istituita, con decreto legislativo, la commissione comunale di vigilanza
della quale si occupa la dottoressa Di Bella. Se voi andate a parlare con la
dottoressa Di Bella, anche l’assessore, vi da tutta la composizione della
commissione è tutto quello che andrebbe fatto. Perché non credo che sia solo
la “prova di carico” ... credo che - conoscendo bene il campo Santa Barbara - si
ha da fare tutta una serie interventi in materia di sicurezza, di antincendio e
di leggi igienico-sanitarie, eccetera. Tony Franco A me dispiace, ma devo dire delle cose che forse a qualcuno
non piaceranno. Io ritengo che la situazione dello sport, a Cefalù, è una
situazione che rischia sempre e continuamente di avvitarsi su se stessa perché
non gli si presta la dovuta attenzione al livello di “politica sportiva” (non mi
riferisco ai singoli che vi operano; che mi fa piacere che stasera ce ne sia un
campionario che conosco da molti anni, avendo anche praticato attivamente lo
sport). Io ritengo che il problema della politica sportiva vada impostato a
partire dai più piccoli, a partire dai bambini, a partire dai giovani che
frequentano le scuole. Se a un tavolo, a un incontro come questo non
convocheremo coloro che poi vanno a fare attività sportiva nelle scuola e che
promuovono lo sport fin dai primi anni di età, io credo che sbaglieremmo
profondamente perché finiremmo col fare quello che hanno già fatto molte
squadre, di questa città, facendo giocare sempre e continuamente persone
chiamate da fuori, e non par far salire le squadre a chissà quale categoria ma
per mantenere in esistenza le squadre stesse, mentre noi che facevamo sport
attivamente, a livello agonistico, stavamo a scaldare le panchine oppure
venivamo messi fuori squadra e potevamo fare i tornei amatoriali. Ci deve
essere un raccordo su questa idea fondamentale, che soltanto il Comune può fare,
perché il Comune è la casa di tutti. Io qua dentro non vedo “dirigenti o
animatori” dello sport; quello che io vedo qua dentro sono soprattutto
cittadini. E, il mio primo pensiero è che questi cittadini vengano messi nelle
condizioni di potere esprimere se stessi in questa città; e, che devono essere
tutelati non da alcuni incontri (che si possono fare chiamando quelli che sono
bravi a fare lo sport ad Aosta, a Roma o a Torino) ma nell’essere protagonisti
in questa città, perché altrimenti noi chiamiamo pure quelli del quarto e quinto
anno ma a fare che cosa, a fare tappezzeria con le bandierine? Queste
“attività” possono essere anche importanti ma dopo che si sia avviata una
pratica sportiva e una cultura sportiva in questa città, che non ce la possano
venire a portare gli altri, come se noi fossimo dei colonizzati che dobbiamo
aspettare che altri ci vengano a spiegare che cosa è lo sport. Cefalù ha
tradizioni sportive - a momenti - secolari, perché credo che si sia iniziato lo
sport - fatto anche da società agonistiche - all’inizio del novecento, in questa
città. Quindi ritengo che ci devono essere delle consapevolezze: la prima è che
le strutture sportive non sono proprietà di quelli che ce l’hanno in concessione
(quindi coloro che hanno strutture comunali si devono rendere conto che hanno
una concessione alla scadenza della quale tutto deve essere rinegoziato con il
Comune; non hanno la proprietà, non c’è un usucapione sulle strutture sportive
di questa città). Patanella Ma io credo che, con il Regolamento che si è approvato
ora, queste concessioni decadono Franco Mi ha preceduto.
Noi abbiamo provveduto, come Consiglio
comunale, ad adottare un Regolamento (che ritengo severo) e noi chiediamo
all’Amministrazione comunale che questo Regolamento sia applicato fino in
fondo. Dobbiamo renderci conto che in questa città le persone che praticano
lo sport sono anzitutto i ragazzi che frequentano le scuole cefaluesi e che
vengono a Cefalù a praticarlo. Quindi dobbiamo realizzare una attività - di
concerto tra l’Amministrazione, le scuole e le società sportive - in modo tale
che ci sia la migliore osmosi possibile perché questi ragazzi che cominciano a
praticare lo sport nella scuola possano poi trovare espressione nella realtà
sportive; e non sto parlando solo di calcio, basket, pallavolo, ma sto parlando
anche di quelli che lodevolmente provano altri sport, in questa città, nella
miseria più totale, persino dell’attenzione, perché noi in questa città non
siamo capaci di programmare attività sportive che siano veramente promozionale
dello sport e che si occupino di “altro” sport. Io non me ne faccio niente -
mi deve scusare assessore - delle “cefaludiadi”, o come le ha chiamate lei, dove
i ragazzi della pallavolo provano un pochettino a divertirsi giocare a calcetto
e i ragazzi del basket danno dimostrazione di saper nuotare. Io propongo
invece attività in cui i ragazzi di questa città possano esprimere se stessi in
incontri inerenti attività di promozione sportive. L’ultima cosa. L’Amministrazione comunale deve prestare la sua
massima attenzione soprattutto a quelle società sportive, di qualunque sport
esse siano, che fanno “giocare” i cittadini di questa città, i ragazzi di questa
città, i giovani di questa città, senza nulla togliere a chi vuole costruire un
suo futuro di carattere agonistico. Chi costruisce una squadra di carattere
agonistico superiore benissimo avrà degli sponsor adeguati! L’Amministrazione
comunale - che è l’Amministrazione dei cittadini di Cefalù - deve tutelare i
cittadini di questa città: che siano di cinque anni, che siano di 18, che siano
di 35 o che siano i bravi spettatori di sessant’anni che vogliono vedere i
propri concittadini cefaludesi giocare anzitutto in questa città. Questo non per
essere campanilista ma perché l’Amministrazione deve stare attenta a quelle che
sono la realtà locali: di questo ci dobbiamo preoccupare; a me non interessa la
politica regionale, a me interessa andare a chiedere che il responsabile del
Coni si preoccupi della situazione delle strutture sportive di Cefalù. Questo
sicuramente lo deve fare l’Amministrazione comunale, i consiglieri, quelli che
hanno la possibilità di contattarli. L’Amministrazione comunale si deve
preoccupare delle strutture, si deve preoccupare di promuovere lo sport a
Cefalù, di incentivare l’attività sportiva dei ragazzi di Cefalù! Se poi ci
sono bravi imprenditori - e ce ne saranno - che vogliono investire nello sport
cefaludese e farsi la squadra per “salire” e per rappresentare lo sport di
Cefalù, certamente non mancherà il Patrocinio del Comune o di altri ma, per
prima cosa, quando si tratta di sganciare i soldi, dobbiamo stare attenti a chi
li stiamo dando. Perché il fine principale dello sport è quello di animare il
tessuto sociale di questa città. Io che faccio l’insegnante conosco la realtà di
Cefalù e posso assicurare che la realtà giovanile cefaludese sta degradando. In
questa città, assistiamo sempre di più a ragazzi che non avendo motivazioni
finiscono con l’abbrutirsi, finiscono con il cercare la zuffa, la rissa. Queste
cose fino a 25, 20,15 anni fa erano impensabili in questa città perché in questa
città c’era l’oratorio che funzionava, c’erano le realtà sportive che
funzionavano, che cominciavano a prendersi i ragazzi dai cinque anni in su... si
viveva in maniera più sana. Oggi non lo so se c’è questa attenzione verso i
giovani di questa città. Io rispetto tutti però quello che ribadisco e che
oltre alle strutture in muratura, prima di tutto bisogna pensare alle strutture
mentali e sociali di questa città. Franco Aliberti Multi-sport, atletica leggera e ciclismo, da 10 anni
in silenzio. Abbiamo ragazzi che vanno dalla media a quella superiore.
Abbiamo fatto anche una maratona di Roma, una mezza maratona a Cefalù, abbiamo
fatto il giro di tutta la Sicilia, siamo stati onorati di essere “collaboratori”
del Giro d’Italia nella tappa Palermo-Cefalù. Avevamo chiesto, anni fa, i
locali, a Mazzaforno, della villa Bordonaro: non ci hanno dato mai risposta. Ezio
Oddo Questa sera ho sentito molte novità, alcune, tra virgolette,
accuse, alcune cose dette e riprese la scorsa volta su dovrei fare alcune
precisazioni. Su tutto quello che è stato detto sui campi della Ragioneria,
della Scuola d’arte, sul clamore, sul voler creare un caso, sul prendersi oneri
e onori, sul fatto che Cefalù dovrebbe maggiormente dare attenzione allo sport
locale piuttosto che a chi fa sport con atleti di fuori, ho sentito molte
cose! Sui campi innanzitutto. E’ vero, noi ci alleniamo e giochiamo anche
a Trabia ma non perché vogliamo creare un caso. Eravamo rimasti l’ultima
volta che noi per quanto riguardava la Ragioneria avremmo fatto venire un nostro
tecnico. Non ha detto mettiamo un parquet che non serve alla fine, perché i
primi a non volere che si faccia male qualcuno sono io, perché ci devo andare a
fare allenare una squadra. Ha solamente detto che c’è un problema di
sollevamento del parquet - che tra l’altro non è in compensato ma è legno
massello. Smontandolo e rimontandolo, levigandolo viene come se fosse
completamente nuovo. Noi abbiamo trasmesso il preventivo agli organi
provinciali; mi ha chiamato l’ufficio tecnico della Provincia di Palermo volendo
avere nuove informazioni su questo tipo di preventivo. L’ho messo in contatto
con la ditta direttamente; da allora, io non so più assolutamente nulla.
L’intervento impegnerà almeno un mese mezzo. La scuola d’arte. Siamo interessati anche ad avere questa benedetta
palestra della Scuola d’arte. Abbiamo avuto un incontro, con il consigliere
provinciale Lapunzina e la Preside, fino a ieri mattina, presente io e un altro
dirigente. La Scuola d’arte ha un problema - che hanno anche mostrato - per
quanto riguarda la guardianìa e gli ingressi in comune; che è un problema
oggettivo. Però, mettendoci a tavolino e grazie anche all’intervento
dell’assessore Nasca, stiamo cercando di risolverlo e superarlo. Se sarà fra una
settimana, 15 giorni, un mese non lo sappiamo. Nel frattempo, noi continuiamo a
fare la spola con Trabia senza voler domandare nulla a nessuno. Il Sindaco ci
ospita cinque giorni a settimana. Ci è dispiaciuto non potere giocare davanti al
pubblico di Cefalù. Però questa è la situazione! Non vogliamo creare un caso
perché - in questo caso - lo sport dividerebbe e “non unirebbe”. La Provincia non concede che si svolga alcun tipo di campionato nelle sue
strutture, come è quella del campo della Scuola d’arte a cui noi facciamo già
domanda dalle calende greche,. Sarebbe perfetta ma non c’è la Concessione, e poi
non ci sono i mezzi per poter attuare un campionato là dentro. E’ un peccato, è
un vero peccato ma è in degrado e in uno stato di abbandono. Noi abbiamo
mostrato la nostra collaborazione; per la Scuola d’arte vedremo quello che
succederà. Continuiamo a lavorare sugli impianti di Cefalù esistenti; il resto
sarà grasso che cola. L’ultima cosa la Ats. E’ una proposta su cui poter lavorare, se è
una fonte di sostentamento finanziario per le società cefaludesi sempre alla
ricerca di ossigeno. Io non conoscevo questo tipo di associazione; se sarà
possibile si farà, se non sarà possibile ci saranno altre strade o altre vie.
Però è una strada che si può percorrere. Un’altra cosa, davvero lo sport non
siamo solo noi, non è la pallavolo, il basket, il calcio; lo sport è il nuoto, è
il ciclismo, lo sport è il podismo, l’atletica, tutto quello che è sacrificio è
sport, tutto quello che comporta un sacrificio è sport nella maniera più
assoluta! Ampio spazio viene dato alla questione irrisolta con il Basket ma, anche
in questo caso, non lo riportiamo
Marsala Spiega che, al di là di quanto si vuole fare apparire, non
è lui che alimenta la polemica e spiega il perché.
Patanella Vuole chiudere una questione che si era detto fosse già
stata chiusa la volta precedente. Riprendendo in mano la riunione, due cose
soltanto vuole ancora chiedere. Rispetto alla manifestazione dello sport che andiamo a fare i 25, 26, 27
novembre e rispetto alle iniziative che si erano indicate, raccolgo quanto ha
detto il consigliere Franco rispetto al coinvolgimento dei bambini delle
scuole. Dovremmo immaginarci un evento proprio per fare partecipare i ragazzi
delle scuole oppure un intervento dentro le scuole? Se mi dite in che termini,
così io lo propongo. Franco si rende disponibile a farlo incontrare con i docenti della
scuola di educazione fisica, invitando però ad un’iniziativa che non veda i
ragazzi solo spettatori.
Patanella è senz’altro d’accordo. La gara podistica o l’Inter-club lo facciamo con i ragazzini, va
benissimo. Condivido il fatto che devono essere i bambini - così come i
ragazzi ad imparare a fare guida sicura, -, i bambini devono iniziare ad amare
lo sport. Si sposano entrambe con il concetto di “più sport/meno investimento
nella Sanità”. Chiamerò i docenti delle scuole per capire cosa si può
immaginare da questo punto di vista. Quindi raccolgo il suggerimento. Vorrei capire operativamente - perché poi qualcuno si deve fare carico delle
cose -, vogliamo, ciascuna società, farci carico di un evento o se la sbriga il
Comune? Ecco, non vorrei che, da questo punto di vista, voi foste dei
protagonisti a metà, ma che ognuno si prenda il carico di qualcosa, magari
facendomi avere dei piccoli preventivi o un elenco delle cose che servono; così
che io lo giro al Coni e dico cosa serve: dalla cosa che è più evidente, come la
coppa o la medaglia, sino anche al paletto dissuasore, ai volontari per bloccare
la strada, il suolo pubblico e tutto quello che serve. Quindi se ognuno di
voi magari mi viene a proporre un evento, un qualcosa da fare in quell’occasione
è bene accetto. L’osservatorio io lo immaginavo un dirigente per società.
Potrebbe essere la piccola cellula da cui poi arriviamo alla Ats, alla
Cefalù-sport e così via. Quindi se ogni società mi nomina un dirigente di
riferimento che faccia parte dell’osservatorio ... magari poi lo apriamo ai
giornalisti, a chi si occupa di sport magari non attivamente ma come critico o
ai tanti giovani che si sono venuti a proporre; tutti i cittadini che ne
vogliono fare parte attiva, sono ben accetti; non è una struttura chiusa, non è
verticistica, non è un sottogoverno, ma una fucina di proposte sullo sport!
L’assessore affida la conclusione a Barranco che ha promosso questo
secondo incontro.Barranco Visto che siamo tutti riuniti, le volevo chiedere se
possiamo già fissare, sin da adesso, una data per il prossimo incontro. Poi,
devo dire soltanto due paroline. Mi dovete dare atto che i contenziosi
esistono nell’ambito sportivo cefaludese. Un’altra cosa in merito tutto
quello che si è detto, io sono sicuro che il vero problema - e mi dovete dare
atto anche di questo -, è la parte economica che affligge le nostra società.
Quando si parla di fondi Fas, di Crediti sportivi io vi voglio ricordare che
questi fondi, in questo momento, sono soltanto parole ma allorquando saranno
reali vi faccio ricordare che sono già spesi questi fondi. Quindi ritornando al
discorso di prima la prossima volta spero che si cominci a parlare di
programmazione.
L’assessore Patanella propone la data del 4 novembre, alle ore 20.30
(che viene accettata, magari solo come Osservatorio, e magari portando già
qualche programmino e qualche elenco delle cose che servono.
28/10/10.
Nasce l'Osservatorio per lo Sport
(tratto da cefalunews)
Si
riunirà il 4 novembre sera e sarà costituito da rappresentanti di società
sportive ma anche di giornalisti, tifosi, appassionati di sport. L'annuncio
arriva a termine del secondo incontro tra Sportivi e Amministrazione comunale
rappresentata dall'Assessore allo Sport Vito Patanella. ...
Presente alla serata anche il presidente del Consiglio
Comunale Giuseppe Barracato ed i consiglieri Franco, Liberto, Lapunzina,
Calabrese che sono intervenuti particolarmente sulle tematiche legate alla
piscina comunale e allo Stadio di Santa Barbara. Il Consigliere Franco ha
chiesto il coinvolgimento delle scuole e dei docenti di Educazione Fisica
chiedendo all'Amministrazione di attenzionare soprattutto le società sportive
che coinvolgono atleti locali.
Rosario Lapunzana ha brillantemente illustrato, e lo ha
fatto in veste di genitore e Presidente del consiglio d'istituto dell'Itc, la
situazione della palestra della scuola, non utilizzabile al momento, per gli
allenamenti della pallavolo ... Per il ripristino della palestra, si è appreso,
c'è già stato un sopralluogo dei tecnici della Provincia e anche privati
sarebbero disposti ad intervenire ... L'assessore Patanella ha risposto ai quesiti sorti nel
corso del primo incontro relativamente alla piscina comunale e all'agibilità del
campo sportivo comunale Santa Barbara. Purtroppo pochi gli interventi degli sportivi non
appartenenti agli sport maggiori ... Hanno infatti parlato Basket, Volley, Nuoto
(nessun intervento dai rappresentanti del calcio dato che l'argomento stadio era
tra i punti prioritari) ... Ha aperto e chiuso i lavori Giuseppe Barranco che ha
lanciato l'idea di una società mista Comune - Sportivi, idea che è stata fatta
propria anche dall'Assessore Patanella. Si è appreso dall'architetto D'Amico di
un progetto per una piscina nell'area del parcheggio di via Dietro Castello,
vicino ai campi da tennis. Si è aprlato anche della possibilità di costruire un
palazzetto tipo quello di via Aldo Moro in un'area comunale. Ancora chiarimenti
tra Volley e Basket ...
mercoledì 27 ottobre 2010 -
Guarda
pure: 14/10/10. Cefalù,
lo sport e le istituzioni.
(tratto da cefalunews)
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