08/02/20.
Al Caffè Letterario il ricordo
del pittore Giuseppe Sapienza I figli
Maria Andreana e Giacomo, insieme agli amici ricordano, esponendo alcune sue opere, il
pittore gratterese Giuseppe Sapienza (11 febbraio 1920 – 7 luglio
1999). Cura l’esposizione e introduce la dott.ssa Stefania Randazzo,
Storico dell’Arte. “Le opere di Giuseppe Sapienza – scriveva
l’indimenticato Nicola Imbraguglio sul Corriere delle Madonie –
rappresentano una chiara testimonianza della sua indole di uomo
semplice, innamorato della propria terra (Gratteri), dove era famoso per
la sua partecipazione col mandolino alle serenate che un tempo si
portavano alle donne … “. Autodidatta, fin da bambino manifestò la
passione per la pittura. Caratteristica dei suoi quadri i colori vivaci,
con il verde scuro degli alberi, i tetti colorati delle case di
Gratteri, gli ampi orizzonti. Tra i suoi dipinti anche figure orientali e
Icone bizantine, ricordo della sua permanenza da soldato in Albania e
Grecia; donne velate, Imam assorti nella preghiera, ragazzi dai tipici
abiti che giocano sulla riva del mare. Dopo la prigionia in Germania, il
ritorno a Gratteri. Ricordando i sentieri alpini dove fu inviato all’inizio della guerra,
prima dell’Albania e Grecia, intuì che la pittura potesse essere anche
un modo per far conoscere la sua terra, le Madonie, che niente avevano
da invidiare per bellezza a quei luoghi. Che riportò in alcune piccole
tele. Gratteri e Cefalù furono i suoi soggetti preferiti: li dipingeva a
memoria, ma solo per mettere in evidenza i particolari che più lo
avevano colpito. Nessuna pretesa pittorica, solo amore per la sua
Terra. Ed infine la politica: idee ben chiare e radicate ma mai
manifestate in pubblico.Nota curiosa: dipinse le insegne e realizzò i
manifesti elettorali per le sezioni politiche del paese: Scudo crociato,
Falce e Martello, Fiamma tricolore, Sole che sorge … e anche le prime
vignette politi
|