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05/04/17. La festa di San Vincenzo Ferrer
Giorno 5 aprile ricorre la festa di San Vincenzo Ferrer. A Cefalù l'Associazione San Vincenzo ha organizzato una celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo di Cefalù, Mons. Vincenzo Manzella presso la Chiesa di San Nicola in via Spinuzza. Il parroco Don Cosimo Leone, nel presentare il Vescovo, gli ha rivolto gli auguri per il suo onomastico. Anche il Vescovo che ha apprezzato molto il gesto, ha rivolto gli auguri a tutti quelli che portano il nome di Vincenzo. Nell'omelia il Vescovo ha voluto ricordare quale messaggio ci manda oggi San Vincenzo Ferrer. 

Vincenzo Ferreri, in catalano Vicent Ferrer, (Valencia, 23 gennaio 1350  Vannes, 5 aprile 1419), fu un religioso e predicatore apocalittico nativo nel regno di Valencia, appartenente all'ordine dei domenicani. Si adoperò in modo particolare per la composizione dello scisma d'Occidente, militando nel partito benedettista fino alla revoca dell'obbedienza al "papa Luna" da parte del re d'Aragona. Fu proclamato santo da papa Callisto III nel 1455.
Fu canonizzato da Callisto III, il 3 giugno 1455 nella chiesa domenicana di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Il suo culto fu confermato da papa Pio II con una bolla del 1458.
Ancora oggi la devozione per questo santo medievale è assai diffusa in tutto il mondo, in particolare nelle zone che hanno avuto contatti con l'Ordine Domenicano o con gli spagnoli (America Latina). Tra queste vi è anche l'Italia, dove spesso è considerato quasi come un santo italiano, in particolar modo nelle regioni meridionali.
Predicatore di grandissima fama, Ferreri era dotato di un forte carisma personale, godendo dell'attenzione delle masse come di quella dei potenti; girò gran parte dell'Europa a piedi, e condusse un modello di vita austero. Insigne studioso, scrisse molti trattati, tra cui il “Trattato della Vita Spirituale” e una raccolta di sermoni che fu strumento di formazione ed evangelizzazione per generazioni di religiosi sino ai nostri giorni. Dopo la sua morte, tuttavia, furono soprattutto i prodigi operati per sua intercessione che ne diffusero la fama. È l'unico santo della Chiesa ad essere stato proclamato tale con il riconoscimento di più di ottanta miracoli testimoniati da migliaia di deposizioni al suo processo di canonizzazione.
Secondo i suoi agiografi "era un miracolo quando non faceva miracoli"
[. Ne avrebbe compiuto decine e decine al giorno: malati guariti, indemoniati liberati, morti risuscitati, peccatori, eretici e non-cristiani convertiti. Tra i molti miracoli che lo vedono protagonista nelle leggende, sono due quelli che lo resero particolarmente noto: l'aver portato la pioggia sui campi colpiti da siccità e l'aver salvato un muratore da una caduta. Per questa ragione l'intercessione del santo è invocata dai contadini per i benefici del raccolto, ed è anche patrono dei muratori. Viene pregato contro i fulmini e i terremoti, per allontanare le malattie, soprattutto gravi.
È raffigurato con l'abito domenicano, saio bianco e mantello nero, con l'indice della mano rivolto verso il cielo e la fiamma dello Spirito Santo ardente sul capo. Molto spesso stringe una croce o regge un giglio. Nei dipinti, ma anche nelle statue, è talvolta raffigurato come angelo dell'apocalisse: ha, quindi, le ali, e regge la tromba e il libro aperto al versetto dell'apocalisse di Giovanni: “Timete Deum et date illi honorem quia venit hora judici eius” (Temete Dio e dategli onore poiché è giunta l'ora del suo giudizio).
Le principali caratteristiche con cui è raffigurato san Vincenzo Ferrer si possono dunque riassumere così:
l'indice destro levato (segno che indica l'atto del predicare),
con una banderuola o una bandiera, una colomba, il sole e il giglio (segni della predicazione della
 guerra santa),
un cappello ai suoi piedi (segno del rifiuto del cardinalato),
un libro nella mano sinistra,
un crocifisso nella mano destra,
sul
 pulpito,
tra le nuvole o gli angeli,
con le rappresentazioni dei miracoli e di avvenimenti della sua vita,
come angelo dell'Apocalisse, con ali, tromba e una fiamma sulla fronte (segni del predicatore del Giudizio Universale.

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