13/12/15.
Il Vescovo Manzella apre la Porta
Santa della Cattedrale di Cefalù
Per la prima volta nella sua storia quasi millennaria la basilica cattedrale di Cefalù ha aperto la sua porta santa. È stata una cerimonia semplice ma intensa e molto partecipata. Non solo rito ma anche confronto con il clima dell’emergenza introdotto da un piano di sicurezza scattato con l’appuntamento del Giubileo. La folla che ha assistito alla cerimonia guidata dal vescovo Vincenzo Manzella ha dovuto prima superare i controlli di sicurezza. Tutti si sono adattati alla novità che fa parte di un piano generale messo a punto dopo le minacce, le stragi e gli attentati. Davanti alla porta, che si è aperta quando il vescovo ha ripetuto le parole di papa Francesco, si è via via radunata una folla di fedeli con i vertici politici tra cui il sindaco Rosario Lapunzina. Ma la cerimonia è stata interamente occupata dal gesto simbolico dell’apertura con il vescovo che, una volta entrato, si è brevemente raccolto in preghiera. Poi sono entrati i fedeli ai quali monsignor Manzella ha ricordato che il Giubileo è dedicato alla Misericordia. Quella misericordia, ha detto, che promana la sua luce attraverso il volto del Cristo Pantocratore. La cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming da Radio Cammarata. (Fonte:
Mariangela Miciotto,
lavoceweb)
L'apertura
della Porta Santa della Cattedrale
di Cefalù in occasione del
Giubileo della Misericordia è
stato l'evento religioso più
importante di questi ultimi anni.
Il Vescovo S. E. Vincenzo Manzella
ha aperto la Porta Santa insieme a due ospiti della Casa di accoglienza "
Maria SS. di Gibilmanna" di Cefalù e a due bambini.
Il rito è stato
curato
dall'Ufficio Liturgico Diocesano con la partecipazione di tutti i presbiteri
ed i diaconi della diocesi. Ha cantato
il Coro interparrocchiale di Cefalù
diretto da Don Pietro Piraino. Il
diacono Giuseppe Rinaudo ha portato
in processione una preziosa icona
che rappresenta Maria invocata sotto
il titolo Maria Eleusa,
ossia Madre della Misericordia,
cioè madre del Signore che
è la Misericordia, è
una icona costantinopolitana
del XII secolo a tempera su tavola,
che secondo la tradizione fu donata
a Ruggero II da un monaco di Costantinopoli. Un
altro segno che richiama la redenzione
operata da Cristo èl'antico
calice usato nella celebrazione,
un calice particolare che rientra
nella tipologia dei calici madoniti
che sono contrassegnati da rilievi
in argento che raffigurano dei cardi
con le spine, questi cardi reggono
la coppa del vino consacrato, segno
del sangue di Cristo.
L'apertura
della Porta Santa della
Cattedrale di Cefalù
in occasione del Giubileo
della Misericordia è
stato l'evento religioso
più importante
di questi ultimi anni.
Il Vescovo S. E. Vincenzo
Manzella ha aperto la Porta Santa insieme a due ospiti della Casa di accoglienza "
Maria SS. di Gibilmanna" di Cefalù e a due bambini.
Il rito è stato
curato
dall'Ufficio Liturgico Diocesano con la partecipazione di tutti i presbiteri
ed i diaconi della diocesi.
Ha cantato il Coro interparrocchiale
di Cefalù diretto
da Don Pietro Piraino.
Il diacono Giuseppe
Rinaudo ha portato in
processione una preziosa
icona che rappresenta
Maria invocata sotto
il titolo Maria
Eleusa, ossia
Madre della Misericordia,
cioè madre del
Signore che è
la Misericordia, è
una icona costantinopolitana
del XII secolo a tempera
su tavola, che secondo
la tradizione fu donata
a Ruggero II da un monaco
di Costantinopoli.
Il diacono Giuseppe
Rinaudo ha portato in
processione una preziosa
icona che rappresenta
Maria invocata sotto
il titolo Maria
Eleusa, ossia
Madre della Misericordia,
cioè madre del
Signore che è
la Misericordia, è
una icona costantinopolitana
del XII secolo a tempera
su tavola, che secondo
la tradizione fu donata
a Ruggero II da un monaco
di Costantinopoli.
Un altro segno
che richiama
la redenzione
operata
da Cristo
èl'antico
calice
usato nella
celebrazione,
un calice
particolare
che rientra
nella tipologia
dei calici
madoniti
che sono
contrassegnati
da rilievi
in argento
che raffigurano
dei cardi
con le spine,
questi cardi
reggono
la coppa
del vino
consacrato,
segno del
sangue di
Cristo.