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Il comunicato del parroco Don Domenico Messina
Cos’è l’uomo perché te ne curi? 

La Comunità parrocchiale “Maria SS. Addolorata” in C.da Ferla, insieme ai fedeli che frequentano anche la Rettoria di San Francesco in C.da Pernicaniglia, che ricade nella giurisdizione della suddetta Parrocchia, si stringono in preghiera e con affetto alla moglie e a tutti i familiari del sig. Salvatore Rinaudo, aggredito e ucciso da cinghiali giorno 8 agosto.
L’inaudita sciagura ha seriamente colpito la sensibilità di quanti vivono e lavorano quotidianamente nelle contrade e campagne attorno alla nostra Città di Cefalù e che ormai da anni si vedono distrutti i loro sacrifici dal proliferare dai cinghiali, bestie selvatiche. Le numerose segnalazioni e denunce dei cittadini che ivi abitano, i diversi appelli delle autorità locali agli organismi superiori competenti sino ad oggi non hanno sortito nessun effetto. Solo un dato è certo: le contrade attorno a Cefalù non sono più sicure per gli esseri umani.
La sera stessa della tragica morte del sig. Salvatore Rinaudo, la comunità cristiana della Ferla si è riunita per la celebrazione eucaristica durante la quale ha pregato per lui e successivamente ha tenuto un assemblea parrocchiale. Dalla preghiera, dalla riflessione e dal confronto la comunità ha unanimemente deciso che quest’anno le feste di “Maria SS. Addolorata”, prevista per i giorni 29-30 agosto, e quella di “S. Francesco”, prevista per i giorni 12-13 settembre, saranno celebrate esclusivamente in forma religiosa. Le suddette feste saranno unicamente esperienze di preghiera e meditazione senza alcuna forma di divertimento o segni esterni. Le motivazioni di questa scelta sono:
1. Il rispetto per il lutto dei familiari del signor Salvatore Rinaudo;
2. La mancanza di sicurezza per quanti usualmente salgono durante le feste in qualunque ora del giorno e della sera;
3. Dare un segno semplice ed eloquente di fede cristiana essenziale e di senso civico responsabile;
4. Ricordare a chi ricopre responsabilità di governo che le contrade e le campagne della nostra Città sono anzitutto zone abitate tutto l’anno, degne di servizi civici, luoghi usuali di lavoro onesto, e infine anche zone di villeggiatura o di vacanza.
In questo momento, a noi cittadini e cristiani, ritornano nella memoria e nel cuore le parole del Salmo 8, dove l’orante contemplando la meravigliosa creazione di Dio e la sconfinata grandezza dell’universo, guarda l’uomo, destinatario e custode di quest’opera, e chiede all’Onnipotente:
Signore, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.


Se l’Onnipotente nella sua grandezza si ricorda dell’uomo, come mai noi esseri umani talvolta anche con le nostre leggi ci dimentichiamo dei nostri simili? Se il Signore si prende cura di tutte le sue creature e in modo mirabile si preoccupa di noi uomini che siamo sua immagine e somiglianza, come mai noi dinanzi ad un cinghiale affamato e inferocito, preferiamo salvaguardare l’animale e cerchiamo di stemperare il fatto che un uomo è morto sbranato da una bestia?
Come cittadini e cristiani auspichiamo che quanto prima si possano riformulare certi leggi a salvaguardia degli animali che oltre a custodire e difendere la nostra fauna e la nostra flora non trascurino di rispettare e salvaguardare la dignità e la salute degli esseri umani. Auspichiamo che non vadano disperse le risorse agricole delle contrade e campagne che arricchiscono la nostra Cefalù. Auspichiamo che non siano più vanificati e umiliati i sacrifici che da generazioni i nostri padri e nonni hanno fatto per rendere le terre intorno a Cefalù un vero giardino, oseremmo dire, un vero ”paradiso”. Auspichiamo che il mare e le terre di Cefalù ritornino, con l’impegno di tutti e quanto prima, fonte di vita e di sostentamento, di futuro e benessere per i nostri figli.
Cefalù, domenica 9 agosto 2015
IL PARROCO Don Domenico Messina

09/08/15. Oggi a Cefalù proclamato il lutto cittadino
Proclamato per oggi domenica 9 agosto il lutto cittadino. Lo ha disposto il sindaco Rosario Lapunzina dopo avere appreso della morte di Salvatore Rinaudo che è stato aggredito da alcuni cinghiali. Le esequie di Rinaudo si terranno oggi 9 agosto alle ore 15.30 nella chiesa di Santo Stefano (Purgatorio). Lo stesso sindaco ha invitato ad osservare un minuto di raccoglimento prima dell'inizio di tutte le manifestazioni pubbliche in programma in città fino al giorno delle esequie.

Comunicato del Sindaco di Cefalù
Siamo colpiti e profondamente addolorati per quanto accaduto, questa notte, nelle campagne cefaludesi. Ma anche molto arrabbiati, perché questa è una tragedia annunciata. Da tempo chiediamo che la Regione vari una legge per l'abbattimento controllato di una fauna, quella dei suidi, che, cresciuta a dismisura, danneggia le colture e, sopratutto, incute timore negli abitanti. Più incontri si sono succeduti, su nostra richiesta in Prefettura, ed è dell'ottobre scorso l'audizione, presso la IV Commissione ARS del Presidente dell'Ente Parco Madonie, che , a nome dei Sindaci, ribadiva la richiesta di misure urgenti, per permettere l'abbattimento degli animali. Ora, la tragedia, che, nella nostra società, pare essere un elemento necessario a smuovere le coscienze.

Questa mattina ho avvertito il preciso dovere di recarmi all'ospedale per sincerarmi delle condizioni di salute della signora Rosa Rinaudo, alla quale ho espresso, a nome della città,  il cordoglio per la scomparsa del marito. 
Ho, altresì, disposto la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali del signor Salvatore Rinaudo. Invito, inoltre, ad osservare un minuto di raccoglimento prima dell'inizio di tutte le manifestazioni pubbliche in programma in città da oggi e fino al giorno delle esequie. 
Il sindaco
Rosario Lapunzina  

La Città di Cefalù partecipa al dolore della famiglia di Salvatore Rinaudo

Si sono svolti presso la chiesa del Purgatorio i funerali di Salvatore Rinaudo, l'uomo che ha perso la vita a causa di un attacco di uno o più cinghiali nelle campagne vicino Cefalù. Era presente anche la moglie Rosa, benchè malconcia per le ferite subite dallo stesso animale. La Chiesa era davvero gremita, non c'era più un posto. Ha officiato al messa don Cosimo Leone, parroco della Cattedrale, ed ha concelebrato don Domenico Messina, parroco della chiesa di S. Agata, ed il diacono Pino Rinaudo. Presente il Sindaco di Cefalù Saro Lapunzina, con la fascia tricolore, che ha proclamato il lutto cittadino. Presente il Presidente del Consiglio Franco e l'Assessore Garbo. In chiesa il gonfalone del Comune di Cefalù listato a lutto.

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Dalla Gazzetta del Sud:
E' capitato proprio a lui, amante degli animali e della natura, che conosceva a menadito quell'area sulle colline di Cefalù, a strapiombo sul mare, dove a ogni curva le contrade cambiano nome. Salvatore Rinaudo, 77 anni, stamattina è morto a pochi passi dalla casa dove abitava con la moglie Rosa, quattro anni in meno di lui, aggredito da un cinghiale di almeno cento chili che non gli ha lasciato scampo. La vittima - nel racconto della donna, rimasta ferita nel tentativo di strappare il corpo del marito dalla furia dell'animale - come ogni mattina era uscito con i cani. La donna ha sentito gli animali abbaiare, è uscita da casa e ha visto il cinghiale che aggrediva l'uomo, ricorda sul letto dell'ospedale Rosa Rinaudo, che è già stata in seguito dimessa con una prognosi di 15 giorni. Salvatore ha cercato di mettere i cani in salvo ma non ce l'ha fatta. La signora è corsa in suo soccorso ed è stata aggredita anche lei, riportando ferite in tutto il corpo. "Mio marito - ha spiegato - si è messo in mezzo per salvare i cani, ma l'animale gli è saltato addosso. Ho provato a trascinare Salvatore dentro casa, ma il cinghiale ha aggredito anche me. Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto. Sono distrutta". La tragedia è avvenuta in contrada Mollo, a ovest dell'abitato di Cefalù, sulla strada che porta a Campella e al santuario di Gibilmanna, un'area dove negli anni sono sorte numerose case di villeggiatura e che in questo periodo si popola di vacanzieri. I Rinaudo abitavano lì estate e inverno, e Salvatore era un punto di riferimento per i frequentatori della zona, ai quali forniva consigli e di tanto in tanto regalava prodotti della terra. L'area delle Madonie, soprattutto quella collinare e montana, da alcuni anni è stata presa d'assalto dai cinghiali. "Più volte - dice il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, che per il giorno del funerale ha annunciato il lutto cittadino - è stato segnalato il pericolo dei cinghiali e per questo è stata chiesta anche una campagna di abbattimento controllato. Ma non è stata mai adottata alcuna misura". "Serve l'intervento della Regione - dice il sindaco del comune madonita di Pollina, Magda Culotta, deputato del Pd - Quello che è successo oggi è una tragedia annunciata. L'impasse del governo regionale ha creato uno stallo che ha messo in serio pericolo l'incolumità dei cittadini e dei turisti". E Coldiretti parla di "emergenza nazionale" e di "proliferazione senza controllo degli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli allevamenti e causano incidenti stradali". Il governatore Rosario Crocetta dice: "Occorre definire immediatamente un piano di messa in sicurezza insieme ai direttori dei parchi, per tutte le aree fruibili dai cittadini. Nella giunta di lunedì delibereremo in tal senso. Il problema dell'eccessivo popolamento dei cinghiali, già nel ddl sui parchi è affrontato. Chiederemo al presidente della commissione Ambiente di estrapolare l'articolo in modo tale da inserirlo nel primo ddl utile che verrà discusso in aula''.
Fonte: Gazzetta del Sud