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29/07/15. Presentazione del Libro di Nino Di Matteo "Collusi".
Nuovo
appuntamento della serie "Incontri d'estate" a cura di Giovani Cristina e Franco Nicastro presso il cinema teatro Di Francesca. Presentazione del libro "Collusi" di Nino Di Matteo e Salvo Palazzolo con il giornalista Attilio Bolzoni

Da oltre vent'anni Nino Di Matteo è in prima linea nella lotta a Cosa nostra. Titolare di un'inchiesta che fa paura a tanti - quella sulla trattativa Stato-mafia, che si sviluppa nel solco del lavoro di Chinnici, Falcone e Borsellino - è lui il magistrato più a rischio del nostro Paese. Le indagini che ha diretto e continua a dirigere, ritenute scomode persino da alcuni uomini delle istituzioni, lo hanno reso il bersaglio numero uno dei boss più influenti: Totò Riina e Matteo Messina Denaro. Le parole del pm, raccolte dal giornalista Salvo Palazzolo, offrono una testimonianza diretta e autorevole sulle strade più efficaci per contrastare lo strapotere dei clan. E lanciano un grido d'allarme: Cosa nostra non è sconfitta, ha solo cambiato faccia. È passata dal tritolo alle frequentazioni nei salotti buoni, facendosi più insidiosa che mai; anche se le bombe tacciono, il dialogo continua: tra politica, lobby, imprenditoria e logge massoniche si moltiplicano i luoghi franchi in cui lo Stato è assente. Con una semplicità unica, Di Matteo condivide con il lettore la propria profonda comprensione del fenomeno mafioso di oggi. Così, tra denunce e proposte, questo libro permette di gettare uno sguardo ai meccanismi con cui Cosa nostra si è insinuata nelle logiche economiche, sociali e politiche del nostro Paese. Un'opera che si rivolge a tutti, perché è dalle azioni di ciascuno che deve partire il contrasto alla criminalità... (Giuseppe Misuraca)

All'inizio della serata Giovanni Cristina ha ricordato l'arch. Salvatore Culotta scomparso prematuramente.
AUDIO della Serata
All'inizio Giovanni Cristina ricorda l'Arch. Salvatore Culotta: AUDIO
L'intervento del Sindaco Saro Lapunzina  AUDIO (1'10) 
L'intervento di Franco Nicastro: AUDIO
Primo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'30): AUDIO
Secondo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'45): AUDIO 
Terzo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (12'40): AUDIO 
Quarto intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (13'20): AUDIO  
In basso alla fine i commenti su facebook

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All'inizio Giovanni Cristina ricorda l'Arch. Salvatore Culotta: AUDIO

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L'intervento del Sindaco Saro Lapunzina
  AUDIO (1'10)

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L'intervento di Franco Nicastro: AUDIO

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Primo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'30): AUDIO

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Secondo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'45): AUDIO 

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Terzo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (12'40): AUDIO 

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Quarto intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (13'20): AUDIO  

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AUDIO della Serata
All'inizio Giovanni Cristina ricorda l'Arch. Salvatore Culotta: AUDIO
L'intervento del Sindaco Saro Lapunzina  AUDIO (1'10) 
L'intervento di Franco Nicastro: AUDIO
Primo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'30): AUDIO
Secondo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (6'45): AUDIO 
Terzo intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (12'40): AUDIO 
Quarto intervento del giornalista Attilio Bolzoni (0'00) e del pm Nino Di Matteo (13'20): AUDIO 

Discorso del Sindaco per la presentazione del Libro:” Collusi ” del dott. NINO DI MATTEO

Illustre Presidente Della Fondazione Mandralisca, 
Caro Giovanni Cristina
Egregio dott. Nino di Matteo,
 
Gentile pubblico presente.

Nel rendere merito a tutti i promotori dell’iniziativa odierna e, in primo luogo, al dott. Franco Nicastro e al Prof. Giovanni Cristina, desidero semplicemente rivolgere un ringraziamento sincero al Giudice Di Matteo per averci dato l'onore della sua presenza.

Dottore Di Matteo è scontato dire che lei rappresenta un simbolo della lotta contro la mafia e la collusione tra il potere politico e il malaffare. Eppure, mi lasci dire che lei è più di un simbolo: è l'esempio di ciò che ogni politico, ogni uomo delle istituzioni. ogni cittadino dovrebbe essere.
Giovanni Falcone amava ripetere spesso la seguente frase di i J. F. Kennedy: «Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.»

E' questo il punto. Lei ci insegna che il nostro agire quotidiano di amministratori della cosa pubblica, di lavoratori, di semplici cittadini che fanno parte della società umana deve essere sempre improntato alla moralità all'etica pubblica, a quei principi scolpiti nella Costituzione repubblicana che costituiscono la base della società italiana.

La Mafia è vile e spregevole, il politico che scende a patti con essa o con qualunque tipo di malaffare, accettando di far parte di un sistema di corruttele, lo è di più. Egli tradisce le istituzioni che rappresenta, e per costruire le quali è stato versato tanto sangue innocente; Tradisce la gente che, in buona fede, ha risposto su di lui fiducia e speranza; Tradisce i suoi figli e la sua famiglia, che, come sostiene Papa Francesco, ha diritto di mangiare pane che profumi della fragranza dell'onestà e non del puzzo della corruzione; in ultimo, tradisce se stesso, la sua morale, la sua stessa dignità di essere umano.

Per questo dottor Di Matteo io le auguro, e auguro a tutti noi, che lei, in futuro, non sia più visto come un simbolo ma come una persona normale, perché questa ' normalità' rappresenterà la crescita morale e civile della società. Se ognuno di noi riterrà ' normale' fare il proprio dovere fino in fondo, se riterrà normale non farsi corrompere, se riterrà normale denunciare i soprusi, allora tutti noi diverremo dei simboli di una società più giusta, più onesta, più libera.

Non voglio entrare nelle tematiche affrontate nel libro che ci presenta questa sera, altri e più qualificati relatori avranno il compito di farlo. Mi soffermo soltanto sul titolo. Quella Parola: “ Collusi” ha lo stesso suono di uno schiaffo. Un ceffone dato a tutti coloro che collusi lo sono davvero e a tutti coloro che, pur sapendo, non denunciano. La collusione è spregevole perché dietro una apparente aura di rispettabilità, dietro un ruolo, una carica, una autorità, si nasconde un atteggiamento vile che non rappresenta un problema ma è il problema della politica e della società odierna.

Soltanto affrontando seriamente il problema della corruzione e della collusione e spezzando i legami che vi sono tra politica, burocrazia e malaffare si potrà sperare in una società più giusta ed equa. Tutti gli altri problemi che interessano il dibattito politico sono un corollario di questo. 
Se, in passato, fu possibile sconfiggere il terrorismo, ciò avvenne perché, come si disse allora, si riuscì a togliere l'acqua nella quale nuotavano i pesci. Si riuscì, cioè, a togliere il consenso di parte dell'opinione pubblica nei confronti del terrorismo, mettendo a nudo i terroristi e presentandoli per ciò che essi erano veramente: solo e soltanto degli assassini.

Il mio auspicio è, dunque, che la magistratura, le forze dell'ordine, la politica, la scuola e tutte le altre agenzie educative riescano a diffondere una nuova presa di coscienza nell'opinione pubblica, mostrando i collusi e i corrotti non per quello che loro pensano di essere ma per ciò che sono realmente: solo e soltanto dei delinquenti che meritano il disprezzo di tutta la gente onesta.

Grazie di cuore.
Rosario Lapunzina

Commenti presi da facebook:
E’ stata una serata bellissima.
Una di quelle che mi porterò, dentro, per sempre.
Per lo spessore dei protagonisti e per il tema della affabile conversazione.
Si è parlato di Mafia e del suo perverso rapporto con la politica e le Istituzioni.
Se ne è parlato con il P.M. Dott. Nino Di Matteo, straordinario Uomo delle Istituzioni e con Attilio Bolzoni, Giornalista di “Repubblica” e profondo conoscitore di fatti e storie di Cosa Nostra.
Una serata estiva in cui, per oltre due ore, i protagonisti hanno catalizzato l’attenzione del pubblico su fatti e misfatti della nostra Italia.
Nino Di Matteo ha dimostrato – qualora ve ne fosse bisogno – la Sua immensa figura di Uomo e Magistrato, sollecitato da un pungente e, a tratti, quasi affettuosamente irriverente Attilio Bolzoni nell’analisi del fenomeno mafioso e del suo contraltare dell’Antimafia, delle speculazioni politiche sorte appresso a questo movimento.
L’occasione, la presentazione del suo libro “Collusi”, appuntamento del circuito degli Incontri d’Estate, da anni fortemente voluto da Giovanni Cristina.
Abbiamo toccato con mano l’Umiltà e, a tratti, l’amarezza di questo coraggiosissimo Servitore dello Stato.
In quel Suo “Io sono solo un semplice Magistrato” si coglie il Suo essere straordinariamente normale rispetto alla Sua posizione di Uomo tra i più protetti al mondo a causa delle acclarate minacce di morte pervenutegli, più volte, dalla consorteria mafiosa.
Un Uomo che ha sacrificato la propria Vita ed i propri affetti, blindato in una quotidianità a Noi sconosciuta, per cercare la Verità e scoprire le trame dei più eclatanti fatti violenti della storia repubblicana di questa Italia troppe volte matrigna con i suoi stessi migliori Servitori.
Il processo meglio conosciuto come “trattativa Stato – Mafia” è l’ultimo e forse il più noto fascicolo processuale affidato al Dott. Nino Di Matteo.
Un fascicolo scottante, per tanti aspetti.
Un fascicolo che solo un Uomo integerrimo e cocciuto poteva affrontare.
Ha spaziato a 360 gradi, bacchettando finanche le ipocrisie istituzionali e giornalistiche che, troppe volte, lo hanno lasciato solo ed esposto ai rigori di menti sopraffine.
Più volte si è colto il Suo senso di amarezza verso uno Stato rinunciatario, a volte, nell’affondare i colpi verso la consorteria accontentandosi di incassare i risultati di normali operazioni di polizia piuttosto che tranciare nettamente i fili ed i rapporti tra certa imprenditoria, certa politica ed il mondo del malaffare.
E’ stata una grande Lezione.
Una Lezione alla quale avrebbe dovuto partecipare l’intera Città e con ben altri numeri rispetto ai presenti.
Ci sono occasioni che non si possono e non si devono perdere.
Ci sono occasioni in cui la presenza è “testimonianza”.
Questa era una di quelle !
Perché se oggi riusciamo ancora a respirare il vento di Libertà e di Giustizia lo dobbiamo a Gente ed Uomini come Nino Di Matteo.
Abbiamo pianto troppi Eroi in questa terra siciliana.
Onoriamo quelli vivi e coraggiosi.
Lo meritano per ciò che fanno.
R
osario Fertitta
Fino a quando noi cittadini italiani non avremo la piena conoscenza di tutti i passaggi (motivazioni, mandanti, esecutori) che hanno portato alle varie stragi di stato (da portella a piazza fontana a moro a via d'Amelio), non saremo un popolo libero e pronto a ripartire. Purtroppo l'insoppprtabile coperchio che la politica ha sin ora imposto, regge ancora, ed è per questo che di fronte a magistrati coraggiosi come di Matteo dobbiamo nutrire rispetto ed avere un grande senso di riconoscenza. Di più: cingerli con il nostro abbraccio collettivo, per far loro capire che i cittadini sono dalla loro parte!
Una classe politica inemendabile tende ogni giorno a garantirsi l'impunità, oggi in nome della permanenza in vita di un governo (caso azzollini, fresco fresco), più in generale per gestire il potere e gli ingenti flussi di denaro che genera la pervasiva corruzione. Se vogliamo dire basta, dobbiamo cominciare a paticare l'antimafia con la "a" minuscola, quella che sta lontano da riflettori e parate, e che si realizza quando ognuno di noi compie le proprie piccole/grandi azioni giornaliere all'insegna della legalità. Per soppiantare questa dannosa classe dirigente attuale ci vorrà ancora del tempo, ma - forse- meno di quanto pensiamo... Coraggio!!!

Giuseppe Serio

L'incontro di questa sera con il pm Nino Di Matteo e il giornalista Attilio Bolzoni presso il cinema Di Francesca a Cefalu' e' stato un momento di altissimo valore civile. L'antimafia e' solo quella disamina ,non "generica", da luogo comune, ma lucida e dettagliata, dei nessi fra potere e crimine, e la conseguente presa di coscienza dei valori e delle liberta' democratiche. Tutto il resto e' parata!

 Barbara De Gaetani
La citta' assente......
La mia e la nostra Cefalu' assente......
Ci sono momenti in cui non ci si puo' rassegnarsi all'andazzo delle cose.
Io non posso tacere ... Il mio grido e' forte , dove erano i Cefaludesi .
Assenti :
Gli Assessori del governo della mia citta',
I Consiglieri Comunali 
I Dirigenti Politici ,
Le Associazioni della societa' civile,
I Docenti.....
I Giovani Cefaludesi.....
I dirigenti Comunali.
I dirigenti ASP 6 -Distretto di Cefalu'...............
Io continuo a gridare e' questa la mia Cefalu'...?
E' questo il cambiamento ?
E' questa la rivoluzione Cefaludese...?
Ma i giornalisti della carta stampata e on line Cefaludese sempre critica e ipercritica
allo scrivere ......Perche' era assente.
La serata e' stata favolosa.
Con una semplicita' unica il magistrato Nino Di Matteo, ci permette di gettare uno sguardo ai meccanismi con cui Cosa Nostra si e' insinuata nelle logiche economiche,sociali e politiche del nostro paese.
Un libro che si rivolge a tutti , perche' e' dalle azioni di ciascuno di noi che deve partire il contrasto alla criminilita'....
E' giunto il momento di trovare il coraggio di esporsi in prima persona.
Salvatore Vazzana