I Carabinieri fedeli nei secoli
e cittadini onorari di Cefalù La prima divisa è quella di un carabiniere “a piedi” del 1833. E l’atto ufficiale che porta i carabinieri in Sicilia porta la firma del prodittatore Mordini. Era il 1860. Ma già l’Arma, o la Benemerita come è anche conosciuta, aveva 46 anni. I Reali Carabinieri erano stati istituiti nel 1814 da Vittorio Emanuele I per assicurare “il buon ordine e la pubblica tranquillità”. E a questo compito sono rimasti “nei secoli fedeli”, come recita anche il motto del corpo. A questa fedeltà all’ordine e alla sicurezza, nella ricorrenza dei 200 anni dalla fondazione, Cefalù ha voluto dare un riconoscimento con una mostra storica ospitata all’Ottagono Santa Caterina e il conferimento della cittadinanza onoraria. La ragione di questa decisione dell’amministrazione comunale è stata spiegata così dal sindaco Rosario Lapunzina: “L’attenzione alla tradizione e all’attenzione nei confronti dei cittadini bisognosi d’aiuto e il caratteristico buon senso fanno dell’Arma una istituzione amata e anche un punto di riferimento insostituibile per gli italiani, in particolare per quelli residenti nei piccoli centri e nelle aree interne”. Un riconoscimento a quello che il generale Giuseppe Governale, comandante della regione carabinieri Sicilia, ha chiamato senso di “bontà, umanità e rigore”. Non separato dalla capacità di rappresentare il simbolo dell’unità della Nazione. A questi principi, richiamati nel suo intervento anche dal presidente del consiglio comunale Antonio Franco, è riconducibile l’impegno dei tanti carabinieri, da Salvo D’Acquisto a Carlo Alberto Dalla Chiesa, morti nell’adempimento del proprio dovere. Un prezzo pagato anche da carabinieri cefaludesi. Il sindaco Lapunzina ha citato il capitano Vittorio Bellipanni, eroe di guerra morto sul monte Sabotino nel 1917 a 32 anni, e il carabiniere Domenico Barranco medaglia d’argento al valore civile, ucciso per mano mafiosa nel 1955 a Cattolica Eraclea. Dopo il conferimento della cittadinanza e la consegna della pergamena al generale Governale, si è inaugurata con le note della fanfara dei carabinieri la mostra storica che espone divise d’epoca e attuali, documenti, cimeli e una carrellata di foto che vengono dalla sezione storica dall’Arma e dall’archivio Varzi. Fonte:
lavoceweb.com
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