29/06/14.
La Processione dei SS. Pietro e
Paolo a Petralia Soprana 2014
Petralia Soprana: Solenne
Processione dei Patroni SS. Pietro e Paolo
L’appuntamento è davanti
alla Chiesa Madre alle ore 18.30. Ogni anno il 29 giugno tutti i sopranesi si
radunano per portare in processione i SS. Pietro e Paolo, patroni della città.
Si tratta di una delle processioni più spettacolari della Diocesi in quanto i
fedeli escono quasi tutte le statue dalle altre chiese accomunate in una festa
collettiva in onore dei due Santi Apostoli. Il raduno quindi è in piazza ma già nel primo
pomeriggio si nota un grande movimento perché bisogna addobbare ed uscire tutte
le statue dalle tre chiese principali.
Nella Chiesa del SS. Salvatore si
preparano i simulacri di S. Leonardo, S. Cecilia, S. Giovanni, la Sacra Famiglia.
Nella Chiesa della Madonna di Loreto si addobbano le statue di: S. Sebastiano,
S. Pasquale, S. Rosalia, S. Barbara e la Madonna di Loreto. Nella imponente Chiesa Madre si curano le statue di S. Lucia, la Madonna della
Vittoria, ed i patroni S. Paolo e S. Pietro.
Sono presenti anche i simulacri dei borghi e frazioni vicine, come Raffo (L'Addolorata),
Pianello (Madonna della Catena), Madonnuzza (La Madonnuzza), e Pellizzara (Madonna
della pace). In tutto quest'anno saranno
ben 18 le statue che andranno in corteo. Alcune sono piccole e leggere e
saranno portate da donne e da piccoli; altre sono molto lavorate e pesanti e
troveranno difficoltà a passare per le strette vie del paese. Davanti al corteo si
piazzano le due confraternite con i loro stendardi alti e colorati, ognuno con
il caratteristico abbigliamento: le confraternite del SS. Salvatore e della
Madonna di Loreto. Escono
dalla Chiesa Madre i due Santi Pietro e Paolo), tra
un frastuono di botti, e si incamminano uno accanto all’altro. Purtroppo le
strade strette non permettono ai portatori di stare vicini, allora
la statua di San Paolo dal mantello rosso precede, mentre San Pietro, con le
chiavi della Chiesa in mano, chiude il corteo. Un personaggio tipico è “u massaru” (colui che si
occupava della conduzione di una masseria) che indossa abiti caratteristici,
cappello rosso, mantello verde, guanti
bianchi e porta un grosso cero devozionale
Il parroco Don Salvatore Mocciaro, accompagnato da altri sacerdoti porta
l’Ostensorio con le reliquie dei Santi. Il corteo viene completato dalle autorità, il Sindaco Pietro
Macaluso in testa con il gonfalone, accompagnato dagli assessori e dai Sindaci
dei comuni vicini poi dalla banda musicale. Dietro i numerosi fedeli.
In questa processione è possibile vedere donne scalze e penitenti, usanza molto
seguita in altri paesi, mentre non ci sono ceri accesi portati dai fedeli. Davanti
al palazzo del Municipio con la strada larga i due Santi camminano di nuovo
vicini, poi si rimettono in fila. Le
strade sono piene di bancarelle per la festa e queste restringono ancora la
sede viaria. Il tragitto non sarà molto
lungo e la processione in meno di un’ora ritorna nella piazza della Chiesa
Madre. C’è molta attesa per l’arrivo dei due Santi che appaiono in Piazza di
nuovo uno accanto all’altro. Molto bella si presenta la Piazza con tutti i
fedeli ed i confrati che hanno preso posto sulla vasta scalinata. Prima i
fedeli ascoltano una breve omelia di don Calogero Cerami, parroco di Polizzi, poi il Parroco impartirà la solenne benedizione. Poi, tra il suono della banda e
lo sparo di mortaretti, i Santi rientrano nelle loro Chiesa.
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