CALTAVUTURO: MARIA SS. DEL SOCCORSO
A Caltavuturo nel mese di
settembre di ogni anno si festeggia la Patrona Maria SS. del Soccorso. La
statua della Madonna viene presa dall’interno della Chiesa Madre intitolata ai
Ss. Pietro e Paolo, avvolta in un telo bianco, verso il grande simulacro posto
proprio fuori dalla Chiesa. Posta sul simulacro, la statua viene ornata
amorevolmente con tanti oggetti d’oro, ex voto offerti dai fedeli. La grande
“Vara” non viene portata a spalle perché è troppo pesante, ma è posta su un
carro ruotato, spinto e guidato dai portatori. Maria SS. del Soccorso è
srappresentata con un nodoso bastone
in mano, segno che Maria vuole proteggere
i suoi figli da Satana e dal male.
Alle 16,30 alla presenza delle
autorità civili e militari e della banda musicale, vi è l’inizio della
processione, salutato da alcuni botti augurali e dal suono delle campane. Una
lunga fila di fedeli, posti generalmente su due file, inizia a marciare lungo
le strade del paese. Davanti si mettono due tamburinai che richiamano
l’attenzione di tutti gli abitanti, poi seguono tutte le confraternite con i
loro costumi colorati. Spesso la nebbia nasconde le cime dei monti delle
Madonie che stanno a ridosso del paese. A volte le strade piccole e strette
mettono a dura prova i portatori che sono molto abili a far passare la “Vara”
proprio al limite; considerata anche l’altezza notevole della “Vara” ci vuole pure
molta attenzione per evitare i fili elettrici. Le confraternite sono sette che
sfilano in questo ordine: 1) S. Lucia in costume verde, 2) San Calogero in costume
nero, 3) SS. Crocifisso.in costume blu, 4) S. Giuseppe in costume azzurro, 5)
Maria SS. del Carmelo in costume amaranto,
6) SS. Sacramento in costume giallo oro, 7) Maria SS. del Soccorso con
una grande rappresentanza femminile in costume bianco e gli uomini in giallo ha
l’onore di portare la Vara. Vicino alla “Vara” vi sono alcuni componenti del Comitato
che raccolgono le offerte dei fedeli che fanno da cornice alla Processione
lungo il percorso. Dopo avere attraversato la via Mazzini, via Cavour, via
Vittorio Emanuele, si arriva nella via S. Agostino, La Madonna abitualmente sta nella Chiesa di S. Agostino o
del Collegio ed è là che finirà la processione. Una folla di fedeli si è
radunata nella piccola piazzetta antistante la chiesa di S. Agostino; suoni di
campane, tamburi e canti si innalzano al cielo nell’attesa della Madonna che
sta per arrivare. La discesa ripida è molto difficile per i portatori. Il parroco don Lorenzo Marzullo si affaccia in un balcone
da dove tutti possono vederlo ed ascoltarlo. Con lui si trova un domenicano, un
predicatore venuto in paese per le prediche in queste giornate di festa, che
rivolge un brevissimo discorso, poi vi è la Benedizione Eucaristica con il
Sacramento preso dall’attigua Chiesa. Alla fine la Madonna verrà rimessa
nell’Altare Maggiore della Chiesa del Collegio dove continuerà ad essere
venerata dai tanti fedeli. Armando Geraci
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